AEROPORTO DI SALERNO, GESAC: “STIAMO LAVORANDO”

Sull’integrazione dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano con Napoli Capodichino “stiamo lavorando, ci siamo dati un un anno per studiare, valutare, progettare e capire fino in fondo se riusciamo a realizzare questa integrazione”. Lo ha detto Armando Brunini, amministratore delegato di Gesac che, su iniziativa della Regione Campania, sta analizzando la prospettiva di gestire in sinergia con Capodichino lo scalo “Costa D’Amalfi”, che dal 2007 è stato convertito per ospitare voli di linea ma non è mai decollato. “Fino alla prossima estate – ha detto Brunini – studiamo le cose che ci sono da fare e verifichiamo fino in fondo la fattibilità dell’operazione. Stiamo lavorando sodo e siamo ottimisti ma c’è sempre una fattibilità da verificare”. Lo studio che Gesac sta conducendo riguarda prima di tutto la convenienza economica dell’operazione e le possibilità di sviluppo, condividendo i progetti di sviluppo con l’Enac, ma anche valutando le risorse a disposizione e la fattibilità di un piano industriale profittevole. Sulla possibilità che l’integrazione con Salerno aiuti la crescita di Capodichino, Bruninni ha commentato: “Speriamo possa dare un contributo buono, siamo in una prima fase di lavoro con i colleghi di Salerno. E’ chiaro che se crediamo che possa continuare il trend di crescita di Capodichino nei prossimi anni, e noi ci crediamo, l’ articolazione su due scali può essere utile su diversi punti di vista. Criticità? Stiamo lavorando quindi mentre si lavora non racconto le cose su cui stiamo lavorando, e poi siamo all’inizio. Posso solo dire che veramente c’è un impegno, un’unione d’intenti, e questo è un buon presupposto. poi come sempre bisogna verificare che ci siano le condizioni per farla questa cosa”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro

1 commento su “AEROPORTO DI SALERNO, GESAC: “STIAMO LAVORANDO”

    Dott. Vincenzo Petrosino

    (Settembre 10, 2017 - 12:13 am)

    Innanzitutto bisogna aspettare i risultati della commissione Via. Ad ascoltare GESAC sembra che tutto dipenda da loro, dimenticando che può esserci opzione zero, possono esserci prescrizioni serie, impugnazioni ed altro. Ricordo Peretola e forse anche il flop del Leonardo Da Vinci. Se invece si dovesse pensare a qualche ” forzatura ” le procure sono già informate. Appunto GESAC dovrà valutare se è conveniente, troverà enormi difficoltà, secondo voi 54 ettari di espropri su 90 famiglie è cosa semplice? ? Un qualsiasi buon avvocato vi fa lievitare costi e tempi. Io andrei molto cauto anche in attesa delle politiche, che potrebbero cambiare le carte in tavola Troppe cose la gente comune non conosce, sembra quasi che GESAC, o De Luca o Enac… domani con Cardarelle e pale alla mano… giungono nell’accampamento indiano a rovinare 54 ettari e il resto…. ? Io direi state sereni…

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