ALBANELLA: SEQUESTRATO PELLET CONTAMINATO

Pellet contaminato, maxi sequestro del Corpo Forestale. Interessato anche il salernitano La vasta operazione che ha toccato Lombardia, Piemonte, Campania, Basilicata e Calabria ha visto impegnati anche gli uomini del Corpo forestale di Salerno. A denunciare anomalie nel prodotto per la combustione, spacciato per “legno vergine di faggio”, ma stranamente colorato di rosso, verde e blu, diversi consumatori che hanno denunciato il danneggiamento delle proprie stufe conseguentemente all’utilizzo di una determinata partita di pellet. Nel salernitano sono state scovate e sequestrate 15 tonnellate di pellet al veleno nel deposito di una rivendita di Albanella.

Dai primi accertamenti si è riscontrata la presenza di concentrazioni indebite di metalli pesanti quali nichel, cromo, zinco, cadmio e rame, anche in concentrazioni significative. Tuttavia, i titolari degli esercizi commerciali, che non sono risultati indagati, avevano effettuato in buona fede solo la commercializzazione del prodotto contaminato.

Il presidente del consiglio di amministrazione della società e il suo consigliere delegato, invece, sono stati denunciati per presunti reati di illecito smaltimento di rifiuti e frode in commercio. Secondo gli investigatori vi è, infatti, il sospetto di un’indebita miscelazione di sostanze inquinanti con il legno del pellet.

La frode in commercio consisterebbe nel fatto che le etichette avrebbero garantito il prodotto rispetto alla presenza di metalli contaminati o componenti ulteriori diverse dal legno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero