ATRANI, COLLISIONE TRA DUE IMBARCAZIONI. FERITO UN PESCATORE

Quella di ieri, che sembrava essere una tranquilla domenica di fine luglio, si è trasformata in pochi istanti in un incubo per un pescatore della costiera, coinvolto in un drammatico sinistro marittimo. Alle ore 19.45 circa perveniva infatti alla Capitaneria di Porto di Salerno la segnalazione di una collisione tra due unità nelle acque antistanti il comune di Atrani. I militari, agli ordini del C.V. (CP) Gaetano ANGORA, immediatamente si sono diretti sul posto, intervenendo sia via mare, con il battello GC A08 e la motovedetta M/V CP854, che via terra, con il personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Amalfi. In pochi istanti i soccorritori sono giunti sul posto, trovando davanti agli occhi una scena apocalittica: un’unità semi-affondata, rottami della stessa ed un pescatore ferito che si trovava in acqua ancora in stato di shock. La sua unità, un piccolo gozzo in legno di circa 4 metri, era stata infatti travolta ed affondata da un’unità da diporto di circa 8 metri che vi era letteralmente passata sopra frantumandone entrambe le murate. Pochi istanti prima dell’urto, il pescatore aveva provato in ogni modo a richiamare l’attenzione di quell’unità che sfrecciava nella sua direzione, ma ogni tentativo è stato vano, anche a causa dello stato psicofisico alterato di chi era al comando dell’altra imbarcazione: alla condotta dell’unità investitrice si trovava infatti un giovane di circa 30 anni che a seguito di accertamenti posti in essere dagli uomini della guardia costiera è risultato positivo all’alcol test e alla cocaina. Immediatamente è scattata la denuncia nei confronti del ragazzo, a cui già nel 2006 e nel 2011 era stata ritirata la patente di guida per guida in stato di ebbrezza.
Grazie ad un lavoro minuzioso di indagine durato tutta la notte, è stato possibile ricostruire la dinamica dell’evento e individuare in modo preciso cause e responsabilità del sinistro. L’autore del gesto, che ha provato a negare ogni coinvolgimento nell’incidente, è stato inchiodato però dalle telecamere di alcuni esercizi commerciali della zona e rischia ora fino a 12 anni di reclusione per l’accusa di naufragio.

Autore dell'articolo: Redazione