BALLOTTAGGI: SCONFITTO IL PD –

Sovvertiti i pronostici della vigilia, soprattutto incassa un pesante doppio KO il PD del Governatore De Luca che dopo gli eccellenti risultati ottenuti in occasione della prima tornata pensava, concretamente, di fare assopigliatutto. Ed invece l’esito dei ballottaggi, anche in provincia di Salerno, nello specifico a Mercato San Severino e Capaccio Paestum ha confermato la stessa tendenza nazionale con una vittoria del centro-destra o, per meglio dire, una sconfitta dei democrat. Una sconfitta che ha sorpreso un po’ tutti quella maturata nei due centri salernitani andati al voto con una bassissima affluenza alle urne anche perchè gli sconfitti di area deluchiana partivano con i favori del pronostico e da una base elettorale molto ampia. Insomma sembrava quasi si trattasse di una formalità ed invece le urne hanno completamente ribaltato il pronostico inducendo ad una profonda riflessioni i vertici provinciali del Partito Democratico. Sorprendente, soprattutto la sconfitta di Enzo Bennet a Mercato San Severino che si conferma, così, roccaforte del centro-destra anche in assenza di Giovanni Romano. La vittoria del candidato civico ma di centro-destra ha del clamoroso, perché Somma si è imposto su Bennet che disponeva di liste molto più forti e di un apparato impressionante che faceva leva, tra l’altro, sull’appoggio di tutti i sindaci della Valle dell’Irno e del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.  Dallo staff di Bennet, però, si apprende che sarebbe già pronto un ricorso per il riconteggio delle schede, proprio perché la differenza tra i due competitor sarebbe minima, appena 40 voti. .Per Somma, però, adesso cominciano i primi grattacapi. In quanto il neo-primo cittadino non potrà contare su una maggioranza in consiglio e servirà, dunque, allearsi con qualche esponente dell’attuale opposizione per rafforzare la propria posizione. Nessun problema in particolare, invece, a Capaccio dove il neo primo cittadino Franco Palumbo potrà contare su 10 consiglieri della sua coalizione e dunque governare senza dover scendere a compromessi.

Autore dell'articolo: Marcello Festa