BOLLINI, IL PROMESSO SPOSO GRANATA

Promessi sposi da tempo, ieri la Salernitana ed Alberto Bollini hanno dato – se così si vuol dire – parola, gettando le basi per un matrimonio che  non è stato ancora celebrato ma che si farà. Certo, il fatto che ieri non ci fossero i moduli per la firma lascia pensare, visto che il tecnico s’era recato a Roma con l’intenzione e la speranza di mettere nero su bianco. La stretta di mano c’è stata e, come da tempo assicurano le parti, questa vale più di un contratto. La sostanza, però, non muta e, comunque, non è solo questa. Al di là della firma, dell’annuncio ufficiale, tutte cose che arriveranno prima o poi, c’è da capire su cosa le parti si siano confrontate nel vertice di ieri alla presenza dei patron e del diesse Fabiani. Bollini ne ha approfittato per esporre le sue idee, ma anche le sue esigenze. Tecniche, ma anche logistiche. La questione rinforzi è rilevante, ma anche quella relativa ai campi di allenamento ha un indubbio valore. Bollini ha esposto, la triade granata ha preso nota e lo ha confortato su tutta la linea assicurandogli che, anche attraverso una rimodulazione del budget, si proverà a far meglio in tutti i sensi. Ora che si conoscono venti delle ventuno avversarie della prossima serie B, ora che il valzer delle panchine sta cominciando, ora che il mercato sta per entrare nel vivo, alla Salernitana si chiede solo una cosa: farsi trovare pronta e di avere le idee chiare perché aspettare troppo non è un buona strategia, se poi non si riescono a centrare certi obiettivi e bisogna accontentarsi di quel che è rimasto. Bollini ha voglia, entusiasmo, ambizione ed ha dalla sua una lunga esperienza nel settore giovanile: se la società ripone in lui massima fiducia, allora non le resta che assecondarlo e sostenerlo con i fatti. Così si gettano le basi per stagioni soddisfacenti. Altre vie non esistono.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto