BOLLINI VS ZEMAN: NEL SEGNO DEL TRIDENTE

Tridenti a confronto. L’allievo e il maestro. C’è chi continua a fare fortuna con il 4-3-3 e chi invece annaspa, arranca e viene pure messo in discussione. In due pèarole due nomi: Zeman e Bollini. Il primo un maestro, un antesignano del modulo spregiudicato di fare calcio, con pregi e difetti. Il secondo, Bollini, un discepolo, un adepto che alla prima sconfitta è finito subito sul banco degli imputati. Salernitana – Pescara oggi pomeriggio sulla carta giocheranno a specchio. Moduli speculari, ma anche terribilmente diversi. Non solo nell’utilizzo tattico, quanto nelle risposte che stanno arrivando in questo avvio di stagione. Sarà soprattutto Pettinari contro Bocalon. 6 gol il primo, che nel corso della sua carriera non è mai andato oltre ai 9 centri in una stagione; e due il doge che viceversa ha sempre inanellato numeri ben diversi e che nonostante il confronto con una categoria solo assaporata diversi anni fa non ha mostrato neanche un po’ di timore reverenziale.

Saranno loro le punte di diamante di due attacchi diversi. Per certi aspetti diametralmente opposti se si guarda la facilità del Pescara di andare in rete e le difficoltà che invece sta riscontrando la Salernitana. Con 10 gol totali gli abruzzesi hanno insieme al Perugia il miglior attacco del torneo cadetto. Una media impressionante di due gol e passa a partita. Molto più in basso la Salernitana di Bollini ferma a tre centri in tre partite. La media è di un gol a partita, nonostante il tris sia stato calato in soli novanta minuti di gioco. L’altra faccia della medaglia è la difesa. Se è vero che il Pescara ha il migliore attacco del campionato, è altrettanto vero che la squadra di Zeman ha anche la seconda peggior difesa del torneo con 8 reti subite in 270 minuti fin qui disputati (peggio ha fatto solo la Pro Vercelli con 11 gol incassati). Sarà, dunque, un sabato tutto all’attacco. Davanti a circa 10mila persone all’Arechi, la Salernitana proverà a sfruttare il fattore campo. I punti conquistati davanti alla propria gente sono infatti decisamente superiori rispetto a quello conquistati in giro per lo stivale. Nelle ultime 9 sfide giocate in casa, tra la fine della scorsa stagione e l’inizio di quella attuale, la Salernitana ha ottenuto 5 vittorie, 3 pareggi ed una sola sconfitta con il Frosinone lo scorso primo maggio.

Toccherà dunque anche e soprattutto ai diecimila di quest’oggi, difficile andare molto oltre, sorreggere i granata in una di quelle sfide che in un colpo solo possono cambiare una stagione.

 

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta