BUS ITALIA RILANCIA IL CSTP –

Missione compiuta. In salvo una delle più antiche e prestigiose aziende di trasporto pubblico campano, il CSTP che rischiava di morire soffocato da debiti e mala gestio. Il consorzio è invece salvo, la fumata bianca al margine di un iter lungo, difficile, tortuoso. A salvarlo come è noto è stato il colosso BUS Italia, del gruppo Ferrovie dello Stato, al costo di cinque milioni e 900mila euro, con un aumento sul prezzo originario di 98mila euro. Non solo liquidità e dunque ossigeno per una buona parte dei creditori del CSTP ma anche piano di rilancio dell’azienda di trasporto pubblico. Bus Italia, infatti, nella proposta tecnica ha assicurato il rinnovo del parco mezzi. Ne saranno acquistati cinquanta per un investimento totale di nove milioni di euro. Altro aspetto importante – che ha fatto la felicità dei dipendenti – è che saranno salvaguardati gli attuali livelli e nel prossimo biennio, assunte altre trenta unità. Rassicurazioni che, al momento, non determinano particolare entusiasmo tra i rappresentanti sindacali che vogliono capire meglio cosa accadrà quando si andrà realmente a costituire e a rendere operativa la Newco. Sul fronte debitorio va poi precisato che a carico del Cstp resteranno tutti gli arretrati comprensivi di Tfr e ferie dei dipendenti. L’azienda salernitana ha chiuso il suo ciclo di attività con un debito di poco inferiore ai trenta milioni di euro e proprio per questo, per il ministero dello Sviluppo economico, non c’erano abbastanza garanzie per poter ristrutturare l’azienda, meglio procedere con la cessione. Una parte di questi debiti saranno coperti proprio con gli introiti della vendita, una restante parte con la dismissione degli immobili. Chiusa questa prima, fondamentale fase, ora bisognerà mettere a posto tutta la parte burocratica affinchè Bus Italia possa cominciare realmente, concretamente, ad operare e, dunque ad investire sul territorio salernitano.

Autore dell'articolo: Marcello Festa