IN CAMPANIA 25 SITI DI COMPOSTAGGIO

Il piano rifiuti della Regione Campania che non prevede la costruzione di altri termovalorizzatori regge a condizione che funzioni tutto il resto e che si arrivi al 60% di raccolta differenziata. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando la ridefinizione del Piano rifiuti della Campania avviata con il governo. Visione, questa certificata dal ministro per il mezzogiorno, Claudio De Vincenti, presente a napoli. “Insieme alla Regione Campania – ha dichiarato il Ministro – stiamo ridefinendo il piano di gestione dei rifiuti e di raccolta, trattamento, smaltimento e riciclo della Regione”. Sulla differenziata, poi. De Luca ha spiegato che la Campania è vicinia alla percentuale necessaria, “ma è chiaro – ha aggiunto – che di fronte all’Unione Europea, a cui in passato la Campania aveva detto che avrebbe costruito tre termovalorizzatori diventa decisivo mantenere gli impegni al minuto”. De Luca ha anche spento le polemiche con il governo, spiegando che “sul piano rifiuti c’è uno spirito di collaborazione positiva”. Il governatore ha poi ricordato che “a gennaio avviamo lo smaltimento di altri cinque lotti di ecoballe, e in primavera partono i lavori per produrre negli impianti Stir esistenti del combustibile secondario. Da localizzare, poi, i siti per la realizzazione di 25 impianti di compostaggio per umido. Non a Salerno dove un impianto già esiste ed è da tempo nel mirino degli inquirenti. Parliamo del sito della zona industriale, definito fino a poco tempo fa, autentico gioiello, esempio di corretto funzionamento ma passato rapidamente dall’altare, addirittura visitato da Matteo Renzi in occasione della sua prima visita a Salerno, alla polvere con un’indagine della magistratura e un reprimenda dell’autorità anti-corruzione. Sul punto la posizione della giunta comunale di Salerno è però chiara.

Autore dell'articolo: Marcello Festa