CASO ROSINA: ADESSO PARLANO I REFERTI

Adesso il botta e risposta è a suon di referti medici. Continua la guerra fredda tra Rosina e la Salernitana. Ieri l’ennesima puntata di una telenovela infinita con il club granata che ha “comunicato” quello che stavolta il giocatore probabilmente ha “gradito” che si dicesse per evitare di usare i social. Ieri un nuovo referto, finalmente una prima prognosi, ma soprattutto la convinzione che il rapporto tra le parti sia definitivamente deteriorato. A tal punto che adesso ci si parla a suon di comunicati. Parli di Alessandro Rosina ed il termine più gettonato che gli viene accostato è “telenovela”. Ironia della sorte stesso slogan prima ancora che arrivasse dal Catania in una lunga ed estenuante trattativa che lo portò dopo oltre un mese di tira e molla all’’ombra dell’Arechi. Oggi si continua a parlare di telenovela, di “caso, anche se la società prova a gettare acqua sul fuoco di un incendio che oramai è divampato senza mezzi termini. Il girone di andata per l’ex Zenit è già terminato. In attesa della riapertura del mercato (per lui hanno fatto un sondaggio Lecce e Catania), l’attaccante è ricomparso nel bollettino medico diffuso dalla società granata. Ieri, infatti, la Salernitana ha comunicato che “preso atto degli accertamenti sanitari effettuati dal calciatore Alessandro Rosina in data 13/11/2017 presso una struttura di sua fiducia, la certificazione prodotta dal medesimo evidenzia un processo flogistico del tendine rotuleo. Pertanto alla luce delle due indagini strumentali effettuate in data 9/11 e 13/11 si riconfermano 30 giorni di riposo e cure salvo complicazioni”. Nella nota diramata dalla Salernitana si rimarca l’iniziativa autonoma di Rosina che, dopo aver sostenuto un primo esame diagnostico lo scorso nove novembre (su imput del club), come la stessa società aveva rivelato nel comunicato che aveva fatto seguito al “tweet” del calciatore circa le cause della sua assenza dagli allenamenti, ne ha svolto un altro presso un centro di sua fiducia. Non lo staff medico granata, bensì una struttura e dei professionisti esterni hanno accertato che Rosina soffre di una flogosi, ossia di una infiammazione acuta, che rappresenta una sorta di risposta dell’organismo, in questo caso dell’articolazione del ginocchio, ad un trauma. Un referto che per certi aspetti sconfesserebbe quello precedente. Nella prima indagine, infatti, il club granata aveva detto che “la risonanza magnetica effettuata il 9 novembre non evidenziava lesioni o infiammazioni a carico del tendine rotuleo destro, ma che il calciatore dichiarava il persistere del fastidio”. Ieri la nuova puntata, condita finalmente anche da uno straccio di prognosi. Un mese di stop e poi chissà. La speranza è che il mercato di riparazione possa venire incontro alle parti, ma non sarà facile, per via del faraonico ingaggio del giocatore, della durata del contratto e della carta dii identità non certo verdissima dell’attaccante. Tra la Salernitana e Rosina è calato il gelo ed anche il contenuto del comunicato diffuso ieri dal club lo conferma.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta