CGS. LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE E BLOCCO DELLE ATTIVITA’

A seguito della riunione dell’8 febbraio 2018 tra RSA e vertici CGS Salerno, che ha visto i rappresentanti dei lavoratori abbandonare il tavolo di confronto per la chiusura di qualsiasi dialogo da parte dell’azienda: in particolare, il premio di risultato come stabilito negli incontri in occasione della procedura di attivazione del Contratto di Solidarietà Difensivo; il mancato rispetto di quanto affermato nell’incontro del 29.11.2017 presso la sede ASI di Salerno, in relazione alle prospettive produttive e al piano industriale), l’Assemblea dei lavoratori CGS, tenutasi in data odierna presso l’impianto di Battipaglia, ha manifestato grandi perplessità sull’operato del CDA e della Direzione dell’azienda.
Le preoccupazioni dei lavoratori riguardano in particolare:le prospettive sul futuro occupazionale; il piano industriale, con l’indicazione delle iniziative volte al superamento della crisi;il contratto di solidarietà e la riduzione del salario, attraverso il mancato riconoscimento di indennità e premi;organizzazione del lavoro e clima lavorativo conflittuale.
Su quest’ultimo punto da tempo si concentrano le accuse dei dipendenti. I vertici del CGS Salerno, attraverso minacce e provocazioni, fa svolgere lavori improvvisati, basati su decisioni discutibili che impongono di eseguire compiti ripetitivi e diversificati anche nella stessa giornata, utilizzando i lavoratori senza che siano individuate le necessità degli interventi. A tutt’oggi, il mansionario è stato stravolto senza che siano stati specificati nuovi compiti e mansioni.
In considerazione di quanto suesposto, l’Assemblea decide all’unanimità quanto segue: stato di agitazione;rispetto degli orari lavorativi (8:30 13:00 e 14:00 — 17:30);nessuna accettazione di eventuali banche ore accumulate. In caso di prosecuzione delle attività oltre l’orario lavorativo suspecificato, pagamento degli straordinari.
Nel contempo, l’Assemblea incarica le organizzazioni sindacali di attivare le procedure, previste dalla legge n. 146/1990, riformata con la legge n.81 dell’11.4.2000, presso la Prefettura di Salerno, per dar luogo allo sciopero dei servizi con blocco di tutte le attività.

Autore dell'articolo: Barbara Albero