COLANTUONO AL CENTRO DEL PROGETTO

La Salernitana e Stefano Colantuono sono pronti a dirsi ancora sì. Marco Mezzaroma, ieri in città, ha confermato che il rinnovo del tecnico è in agenda. Colantuono è sotto contratto fino al 2019, con opzione di prolungamento automatico in casa di promozione. Quell’opzione sarà presto tramutata in un anno in più di contratto per cui Colantuono si legherà alla Salernitana fino al 2020 e non sarà solo un allenatore, ma manager con voce in capitolo in merito al mercato ed alla logistica come dimostrato dalla scelta della sede del ritiro estivo – Rivisondoli – indicata espressamente dall’allenatore che, a fine campionato, ha chiesto alla società ampie garanzie circa le strutture per gli allenamenti della prima squadra (da qui l’intesa con il Mary Rosy dove la Salernitana avrà il suo quartier generale nella prossima stagione e dove ieri si è recato anche Mezzaroma per verificare lo stato dell’arte). Con Colantuono la Salernitana sembra aver rotto gli schemi del passato. Negli anni precedenti il destino degli allenatori granata era legato indissolubilmente ai risultati. Carlo Perrone e Leonardo Menichini hanno conquistato le promozioni che hanno portato la squadra granata dalla serie D alla B, ma neanche in presenza di risultati positivi avevano incassato una fiducia e degli attestati di stima così convinti come nel caso di Stefano Colantuono. Il tecnico romano è stato voluto a Salerno da Angelo Fabiani. Per l’ex trainer dell’Atalanta e del Bari parlava il palmares, ma Fabiani era certo che il suo carisma e la sua voglia di rimettersi in gioco avrebbero favorito la risalita in classifica della Salernitana che, per la verità, con Bollini veleggiava in zona playoff. La storia del campionato appena terminato è andata diversamente, anche per via delle omissioni della società in occasione del mercato di gennaio a cui Colantuono guardava con legittime speranze. La fiducia e la stima in Colantuono, che nella scorsa stagione ha collezionato 28 punti in 24 partite alla guida dei granata, sono state alimentate dal comportamento del tecnico che ha offerto alla società le sue dimissioni dopo la sconfitta interna col Parma ed ha mostrato grande disponibilità e spirito aziendalistico nel rilanciare Rosina, nel testare Akpa Akpro, giunto a febbraio dopoché tutto il mese di gennaio era trascorso nella vana attesa di un rinforzo pronto all’uso in mediana, nel cercare di dare spazio ai giovani di casa Lazio, Rossi e Palombi, ma anche a Mantovani e facendo debuttare nel finale di stagione alcuni ragazzi della Primavera. Colantuono ha seminato, non sentendosi mai di passaggio in granata, ma avendo sempre la convinzione di poter creare le basi per un futuro ricco di soddisfazioni. Il rinnovo del contratto è un segnale, ma il più importante sarà quello che arriverà dal mercato. Colantuono ha formulato richieste specifiche. Ora non resta che mettere in pratica tutto ciò che le parti si sono dette per far continuare la luna di miele anche quando il pallone avrà ripreso a rotolare.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto