Questa volta non ci sarà nessun salernitano a sbarrare la strada. Perchè a differenza delle gare delle stagioni ’93-’94 e 2007-08, entrambe culminate con la promozione in B dei granata, ad occupare la panchina della Juve Stabia questa volta non ci sarà nessun salernitano: nè Roberto Chiancone, allenatore delle “vespe” nel ’94, né Ezio Capuano, tecnico degli stabiesi nel 2008. Castellammare ha sempre rappresentato, e in quelle due stagioni in modo particolare, un crocevia di fondamentale importanza, uno snodo-verità per delimitare il perimetro dei sogni e delle ambizioni della Salernitana. In quei due campionati che ancora oggi occupano uno spazio importante nell’album dei ricordi del club, a rendere ancora più delicato e ammiccante il derby provvidero anche le storie personali di due salernitani, allenatori di indubitabile valore, protagonisti di vigilie a dir poco agitate stretti, come erano, tra il dovere professionale e la loro indiscussa salernitanità. Addirittura nel ’94 furono proprio le “vespe” Stabiesi a contendere fino alla fine la promozione in cadetteria della Salernitana di Delio Rossi. Era la Juve Stabia di Musella, Amodio, Celestrini, Lunerti, “vecchi bucanieri” con un passato importante alle spalle e che alla corte di un “giovanissimo” Roberto Chiancone vissero una stagione irripetibile, per molti di loro anche l’ultima di una carriera onoratissima. Al Menti, nella stagione regolare, terminò in pareggio, uno a uno, a fissare il risultato finale furono Breda e Musella. A Napoli, poi, a distanza di qualche settimana si sarebbe fatta la storia nell’indimenticabile finalissima Play Off che consacrò la Rossi Band….Non furono da meno le fatiche che la Salernitana dovette sostenere nel gennaio del 2008, per la precisione alla 14ma d’andata del campionato di C1, quando, a margine di una partita rocambolesca, a dir poco fortunata, Di Napoli e compagni violarono il Menti grazie ad un penalty trasformato da Emanuele Ferraro. Sulla panchina delle “vespe” c’era Ezio Capuano e le imprecazioni a fine gara del focoso tecnico salernitano ancora oggi rimbalzano tra le mura dell’impianto stabiese. Basti pensare che a fronte di quel successo fioccarono gli otto in pagella per il portiere Pinna, monumentale in diverse occasioni, fortunatissimo in altre. A fine gara il diesse della Salernitana Angelo Fabiani nel rincuorare l’amico e avversario Ezio Capuano, non ebbe vergogna nel definire quella vittoria dei granata uno “scippo” autentico, un vero colpo di fortuna! Fu quella anche l’ultima apparizione della Salernitana al Menti.
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