DIFESA A TRE: DA EMERGENZA A RISORSA

I numeri non mentono mai. I numeri dicono che il nuovo modulo paga. La Salernitana non ha mai perso con il nuovo assetto tattico ed ha colto anche quattro vittorie. Fin quando aveva giocato con il 4-3-3, invece, la squadra di Bollini non aveva mai vinto. Con la difesa a “3” sono arrivati quattro successi e sei pareggi, cui vanno aggiunti quelli con Pescara e Vercelli, ultimi due avversari affrontati con il canovaccio tanto caro al tecnico di Poggio Rusco. Il cambio di spartito tattico ha portato in dote punti e morale: la squadra crede in se stessa e lo ha dimostrato in più occasioni, quando ha saputo rimontare e ribaltare, in alcuni casi, partite che parevano perse. E’ vero che contro la Cremonese non ha saputo gestire il vantaggio acquisito, ma domenica scorsa ai granata sono un po’ mancate le gambe. La stanchezza è affiorata ed ha inciso sul rendimento nella ripresa. Poche scelte, specie in difesa, e poche soluzioni di scorta: Bollini ed i suoi uomini hanno finora stretto i denti ricavando quasi il massimo in una situazione di totale emergenza che persiste in casa granata. Nonostante tutto, infatti, la Salernitana ha inanellato dodici risultati utili di fila e li ha ottenuti nonostante le tante assenze che ne hanno sguarnito il reparto arretrato. Per necessità Bollini è passato alla difesa a tre e la scelta ha, comunque, pagato. Nelle dodici gare della serie utile la Salernitana è riuscita a mantenere inviolata la propria porta contro Spezia ed Ascoli, sempre in casa, mentre in precedenza le era riuscito solo all’esordio in campionato, a Venezia. Dalla gara interna col Pescara a quella di domenica scorsa con la Cremonese, ossia durante il periodo in cui ha inanellato la serie positiva, la squadra allenata da Bollini ha subito diciassette gol, ma il pacchetto arretrato ha retto, nel complesso, abbastanza bene se si tiene conto delle assenze che hanno condizionato pesantemente le scelte del trainer granata. Perico, Schiavi, Bernardini e Tuia hanno saltato diverse partite e, prima di loro, anche Pucino era rimasto ai box per qualche settimana. La Salernitana, insomma, ha dovuto fare i conti con un pacchetto arretrato falcidiato da infortuni, squalifiche e defezioni divario genere, complici anche le convocazioni in nazionale dei due portieri con Radunovic out per le gare con Ascoli e Cesena ed Adamonis costretto a volare da un punto all’altro dell’Europa per assicurare la sua presenza tra i pali. L’emergenza è diventata risorsa visto che Pucino e Vitale hanno scoperto una dimensione nuova, disimpegnandosi con buoni risultati da centrali, e Mantovani ha potuto dimostrare il suo valore grazie ad una maggiore continuità di impiego.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta