I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nella tarda serata del 30 giugno 2015, hanno arrestato sei persone, tutte ebolitane, per incendio doloso. I militari della locale Stazione e del NORM, durante un servizio di controllo del territorio, finalizzato anche alla prevenzione e alla repressione dei reati ambientali, intervenivano in località “San Pietro a li marmi” di Eboli, poco distante dal santuario dei medici santi, Cosma e Damiano, ove era stato segnalato un incendio in atto. I Carabinieri giunti immediatamente sul posto riscontravano la presenza di un ampio incendio, che interessava il recinto in legno posto nei pressi della cisterna idrogeologica del comune di Eboli ed il sottobosco ivi presente. I militari venivano quindi avvicinati da un agente della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Battipaglia, che riferiva che, poco prima, libero dal servizio, nel mentre transitava in quei luoghi alla guida della propria autovettura, aveva notato diversi giovani che si allontanavano di corsa dall’incendio, mentre altri due ragazzi si trovavano ancora nei pressi. Di questi, uno brandiva ancora tra le mani un ramo secco che aveva un’estremità in fiamme. Immediatamente aveva arrestato la marcia e si era qualificato come agente di Polizia. I due, dopo aver tentato invano di darsi alla fuga, interpellati, gli riferivano di essersi trovati lì per fare una grigliata ed avevano preparato la brace nella sottostante piazzetta. In considerazione del fatto che la grigliata era stata fatta in un punto diverso dall’origine dell’incendio e che comunque non vi era una linea di fuoco che congiungeva i due focolari si evinceva che il rogo era stato appiccato separatamente. A tanto i Carabinieri si ponevano all’inseguimento degli altri quattro giovani, che venivano raggiunti e tratti in arresto per concorso in incendio boschivo doloso e danneggiamento di aree pubbliche, unitamente alle due persone fermate precedentemente dal poliziotto. Gli arrestati sono G.K.B.A. 28enne pregiudicato, G. G. 21enne, E. P. 22enne, G. C. 20enne, C. C. 19enne, M. D. 21enne pregiudicato. Tutti sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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