Non solo acquisti, il mercato ha anche un altro lato: le cessioni sono molto spesso la faccia meno gradevole e gradita perchè piazzare alcuni calciatori non è facile. Specie se sono titolari di contratti lunghi o di ingaggi pesanti. La Salernitana non fa eccezione, anzi. Nelle ultime due campagne acquisti estive il club granata ha proceduto ad operazioni in entrata molto dispendiose che si sono svolte sull’asse Roma- Salerno- Catania. Dal club etneo, finito in Legapro dopo le sentenze sportive e bisognoso di liberarsi di contratti faraonici per la nuova categoria di appartenenza, sono giunti in granata Terracciano, Schiavi, Sciaudone e Rosina. Sciaudone ha avuto vita breve a Salerno, ma non è stato difficile ricollocarlo sul mercato visto che lo Spezia lo ha, prima, ingaggiato in prestito nella scorsa stagione, e poi lo ha riaccolto a braccia aperte lo scorso luglio. Terracciano e Rosina rientrano nei piani del club granata, mentre Schiavi sembra un separato in casa. Il Parma ha mostrato un certo interesse, ma l’ingaggio del difensore è pesante e, soprattutto, destinato a salire nella prossima stagione. Ingaggio pesante anche quello di Ronaldo che s’è legato alla Lazio prima di un duplice prestito alla Salernitana, prima a gennaio scorso, poi ad agosto. Il brasiliano ha trovato poco spazio con Sannino, ha giocato di più con Bollini senza, però, convincere appieno. Gli estimatori non gli mancano, ma dinanzi al suo corposo stipendio in molti si sono ritirati in buon ordine. Vincolo in scadenza per Michele Franco che ha vissuto una prima parte di stagione senza presenze e che potrebbe presto salutare la compagnia. In estate aveva sottoscritto un contratto lungo Lorenzo Laverone, bocciato prima ancora che la stagione entrasse nel vivo da Sannino e rispolverato solo in una situazione di emergenza totale da Bollini. Il flop del mercato estivo, però, è Joao Silva. L’attaccante portoghese ha giocato poco, è vero, ma, quando è stato chiamato in causa, ha puntualmente deluso. L’ex Avellino piace in Legapro, ma non è disposto a scendere di categoria anche perchè ha un vincolo biennale con opzione che lo lega alla Salernitana. Abbagli estivi, errori di valutazione, scommesse perse, ed investimenti pesanti che si sono rivelati poco fruttuosi: la Salernitana deve rimediare a tutto questo, ma cedere non è facile. Specie a gennaio, il mese dei saldi.
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