FONDERIE PISANO, ALTA TENSIONE IN VIA ROMA –

Non un presidio, nè un blocco stradale ma un tour istituzionale. Così hanno voluto definirlo i lavoratori delle Fonderie Pisano di Fratte che stamani sono scesi in piazza dinanzi al Palazzo della Provincia di Salerno, ma di fatto la manifestazione ha assunto toni ben diversi. Traffico paralizzato dalle ore 10 dopo che gli operai avevano chiesto di essere ricevuti dal presidente della provincia di Salerno Giuseppe Canfora per discutere della loro situazione dopo la chiusura da parte del Procura di Salerno della Fonderia Pisano di via de Greci a Fratte. La protesta ha portato al blocco di entrambe le arterie sia su via roma che sul lungomare trieste dove polizia ed i carabinieri hanno dovuto a singhiozzo modificare la viabilità per consentire il defluire del traffico. 20160628_112748Ma il clima è diventato rovente quando un operaio è stato investito da un auto che avrebbe inserito la marcia accelerando mentre i lavoratori attraversavano continuamente le strisce pedonali bloccando di fatto la circolazione . Sul posto per i primi soccorsi un’ambulanza della croce rossa che ha trasportato l’uomo al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dove poco prima sempre i sanitari avevano soccorso un altro lavoratore che durante la manifestazione ha accusato un malore.
Il posto di lavoro non si tocca hanno gridato piu’ volte richiamando l’attenzione degli automobilisti fermi nel traffico.Con loro anche i sindacati di categoria mentre si attende l’incontro di giovedì prossimo a roma al ministero dello Sviluppo economico quando l’azienda presenterà un progetto e un proprio cronoprogramma per l’avvio del processo di delocalizzazione. ma il nodo da sciogliere è se la delocazzazione potrà camminare di pari passo con la riapertura delle fabbrica.
20160628_110608I lavoratori si attendevano proprio come ieri in prossimità del Comune di Salerno dove però il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ha ricevuto una delegazione di operai delle fonderie Pisano di essere accolti ed ascoltati anche dai rappresentati di Palazzo Sant’agostino. Ma di fatto così non è stato ed è bastato poco per esasperare gli animi bloccando di fatto la circolazione in via Roma che è andata subito in tilt. In strada non solo i lavoratori preoccupati del loro futuro al di là del percorso che l’azienda dovrà fare per giungere alla delocalizzazione ma anche mogli e figli piccoli nel carrozzino.

Autore dell'articolo: Barbara Albero