GRANATA: LA SPESA EQUIVALE ALL’…IMPRESA

Un’equazione perfetta, a guardare spesa… impresa per la Salernitana. Una variabile neanche tanto astratta a spulciare i conti degli altri club di B. Dalla sorpresa Cittadella al flop Novara. In mezzo, però, il binomio investimento-risultato risulta fedele alla linea. Secondo quanto riportato dal quotidiano il Mattino oggi in edicola, la Salernitana ha il dodicesimo monte ingaggi della cadetteria: ironia della sorte il club granata si è piazzato al 12esimo posto in graduatoria. Il campionato appena concluso è costato a Lotito e Mezzaroma 7 milioni e 325mila euro, premi compresi. Una cifra in linea con l’anno precedente e di gran lunga superiore invece al 2015/16, il primo in B nell’era “romana”, quando il monte ingaggi raggiunse i 4,3 milioni (premi salvezza esclusi).

Rapportando la mole degli stipendi dei calciatori alla posizione in classifica maturata alla fine della regular season, emerge che il cavalluccio ha speso circa 143mila Euro per ogni punto conquistato. In relazione ai risultati ottenuti sono andate peggio solo Cesena (147mila a punto), Entella (148mila), Novara (178mila), Cremonese (180mila), Palermo (217mila) e Pescara (249mila). Colpiscono in negativo soprattutto i dati dei piemontesi retrocessi in C con un monte stipendi di poco superiore a quello della Salernitana.

La legge del “quanto spendi, tanto appendi” non sembra valere per Palermo – in negativo – e per il Cittadella, in positivo. Rispettivamente primo e ultimo club nella classifica degli stipendi, con risultati inversamente proporzionali agli investimenti fatti a inizio stagione. Entrambe infatti hanno conquistato i play off, ma con portafogli diametralmente opposti. Per il resto, però, le spese riflettono le… imprese. Basta dare un rapido sguardo alla tabella preparata. Oltre al top del Citta ed al flop del Novara, infatti, i risultati del resto delle altre compagini riflettono gli investimenti delle stesse. Chi più, chi meno. Dall’Empoli al Parma promosse direttamente, passando per il Frosinone e per il Bari che hanno costruito squadre di alta classifica. Così come Ternana e Pro Vercelli che risultano penultima e terzultima come monte ingaggi e che sono retrocesse mestamente e direttamente in serie C.

Certo chi imprenditore non sogna una favola come quella del Cittadella che ha un costo del parco giocatori pari a soli 3 milioni e 5mila euro? Un’inezia, di poco meno anche del Trapani che nel 2016 arrivò in finale playoff con 3 milioni e mezzo di monte ingaggi. Altra società capace di raggiungere i playoff con poca spesa in questo torneo risulta il Perugia: gli umbri, ottavi in campionato con 5 milioni e 389mila euro di stipendi ai calciatori, hanno il quart’ultimo monte ingaggi della B.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta