Tra otto giorni si ricomincia. Alle ore 21 del 18 gennaio la Salernitana scenderà in campo al Renzo Barbera di Palermo per l’anticipo della prima giornata di ritorno del campionato cadetto. Un girone fa, l’esordio interno dei granata contro i rosanero fu accompagnato da un clima di entusiasmo, attesa e speranze che il campo non premiò, visto che la partita non regalò grandissimi spunti e si risolse con un nulla di fatto sostanzialmente giusto. Il Palermo si mostrò squadra solida e potenzialmente letale in avanti, alla luce del grande potenziale offensivo di cui disponeva e dispone anche adesso, la Salernitana di Colantuono non osò più di tanto, un po’ per una condizione fisica non brillantissima, un po’ per il rispetto dovuto alla grande favorita del torneo, un po’ perchè così com’era stata disegnata la formazione granata non aveva molte possibilità di scalfire la difesa sicula. Tra otto giorni le due squadre si ritroveranno di fronte, presentando le novità più importanti in panchina dal momento che durante il loro percorso hanno cambiato guida tecnica. Stellone è tornato a Palermo, Gregucci ha ritrovato per la terza volta in carriera Salerno. Il tecnico granata sta lavorando per preparare al meglio l’esordio nel girone di ritorno, ma, soprattutto, per trovare un assetto tattico che possa dare il giusto equilibrio tra la necessità di non subire troppi gol ed il bisogno di diventare più incisivi in attacco. La difesa a quattro dovrebbe essere ancora la base di partenza, ma sia con Colantuono sia con Gregucci la Salernitana è andata incontro ad autentiche imbarcate non appena ha provato ad essere più spregiudicata. Da un lato ci sono le pecche dei difensori che soffrono le situazioni di uno contro uno sia centralmente sia sulle corsie laterali, dall’altro c’è il calo di prestazioni del centrocampo che non ha garantito il giusto filtro anche perchè sta perdendo i pezzi per strada. Ed il nodo in vista della gara di Palermo è proprio la composizione della mediana. Out Di Gennaro, Odjer e Castiglia, è in forte dubbio anche Akpa Akpro, ragion per cui intorno a Di Tacchio c’è quasi il vuoto se si considera che Palumbo e Mazzarani sono stati messi in lista di sbarco, ma non partiranno finchè non rientrerà l’emergenza. E chissà che per tamponarla non si rispolveri Signorelli, finito fuori lista la scorsa estate. Inoltre, Gregucci dovrà decidere se adottare la soluzione con le due punte centrali o se optare per un centravanti con due trequartisti a sostegno. La gara amichevole di sabato con il Rieti sarà l’occasione per provare l’assetto e la formazione da presentare a Palermo. In attesa del mercato…
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