Da primato all’Arechi, da retrocessione lontano da casa. E’ il doppio volto della Salernitana che a Cittadella è ancora una volta inciampata, battuta da una squadra meglio organizzata e più vivace. Si è accesa la spia rossa in casa granata, il rendimento esterno non è all’altezza dei desideri e dei programmi e c’è da scoprirne la causa. Se dopo Benevento si era parlato di una serata no e a Venezia di una partita decisa solo da un episodio, la sconfitta di Cittadella – anche il modo in cui è maturata – deve necessariamente determinare una riflessione; sottovalutarla o derubricarla a semplice incidente di percorso non aiuta a crescere. La costante è rappresentata dall’insipienza degli attaccanti, tratto comune a tutte le partite anche quelle chiuse positivamente. Al Tombolato, cambiata la coppia, Vuletich-Bocalon, non è cambiato il risultato; attaccanti ancora a secco, a secco soprattutto il partner di Bocalon l’unico ad aver avuto una certa costanza sotto porta ma nulla di più di quanto il generoso attaccante ex Venezia già faceva l’anno passato. E se all’asfitticità degli attaccanti aggiungiamo la scarsa tenuta del pacchetto arretrato, arricchita anche dalle strane amnesie di Micai, ecco venir fuori un quadro diciamo poco rassicurante. Le lacune che stanno emergendo in questa fase sono quelle, in qualche modo, già evidenziate in fase di presentazione, ovvero la scarsa affidabilità di Vitale sull’out mancino, la poca qualità della mediana a maggior ragione se all’appello manca Di Gennaro, la scarsa prolificità degli attaccanti presunti titolari ovvero Djuric e Jallow. A compensare i limiti che stanno emergendo in questa fase, unica nota lieta della partita di sabato, il ritorno di Rosina. Il calabrese, ributtato nella mischia da Colantuono in un momento di difficoltà, ha subito timbrato il cartellino e, più in generale, ha conferito qualità e imprevedibilità alla manovra. Si tratta di un recupero importante che, ovvio, da solo non può bastare a tamponare le falle lacune emerse in questa prima parte della stagione ma che sicuramente fa ben sperare per il prosieguo della stagione.
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1 commento su “IL DOPPIO VOLTO DEI GRANATA”
Alfio Salerno
(Dicembre 3, 2018 - 4:59 pm)Micai lo avete sopravvalutato. Fa troppe paperette
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