INDAGINI NEL PASSATO DI VITAGLIANO

Troppo facile, scontato, mettere in relazione l’arresto del 40enne camionista di Battipaglia con alle spalle già diversi precedenti per violenza e gli omicidi delle due prostitute avvenute, pù o meno, nella stessa zona dove l’uomo ha tentato di strangolare, appena sabato sera, una 49enne lucciola di origini bulgare. Per il momento questa è soltanto una supposizione, per lo più mediatica, sicuramente una pista che la Squadra Mobile di Salerno sta battendo con attenzione senza lasciare nulla al caso. L’unico elemento certo, al momento, è rappresentato dall’episodio – inquietante nella sua dinamica – che ha visto protagonista Gianluca Vitagliano e la giovane prostitutre dell’est, nella notte tra sabato e domenica in una traversa di via Wenner. Il 40enne battipagliese, come era solito fare, dopo aver indossato un baby doll e delle calze ha fatto inginocchiare la donna ma mentre lei stava per infilargli il profilattico l’ha afferrata alla gola, l’ha scaraventata a terra e le è salito addosso, bloccandola con tutto il suo peso. Solo l’arrivo improvviso di una macchina, in quella strada buia e senza controlli, lo ha fermarlo. Fuga breve. lunedì mattina l’uomo viene bloccato dagli agenti della “squadra mobile” diretti dal vice questore Tommaso Niglio e sottoposto – di intesa con il procuratore aggiunto Luca Masini e il sostituto procuratore Roberto Penna – al fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina. Dopo aver più volte visionato i filmati delle telecamere di videosorveglianza posizionati lungo via Salvador Allende, via Roberto Wenner, via Spineta e l’intera litoranea fino a Capaccio, i poliziotti sono riusciti a rintracciare l’Alfa Romeo 156 di colore scuro a bordo della quale Vitagliano era scappato, così come riferito dalla prostituta. Quando gli agenti della mobile l’hanno fermato, Vitagliano non ha opposto resistenza, dicendo di non ricordare, se non parzialmente, quanto accaduto e di non sapere perché aveva usato violenza nei confronti della straniera.

Autore dell'articolo: Marcello Festa