KILLER-CALAIO’: L’ARCIERE TORNA SUL LUOGO DEL DELITTO

Corsi e ricorsi storici. Da Ascoli ad… Ascoli. Domani pomeriggio potrebbe consumarsi una storia singolare per Emanuele Calaiò. L’attaccante della Salernitana torna al Cino e Lillo Del Duca dopo avere lasciato il segno l’anno passato proprio in terra marchigiana, segnando il gol che consegnò la vittoria di misura ai ducali. L’ultimo sigillo per l’arciere, il 13esimo gol con il Parma prima della promozione in massima serie, ma anche della lunga squalifica che lo ha tenuto suo malgrado lontano dal calcio giocato per sei mesi di stop forzato.
Da gennaio si tratta soltanto di un brutto ricordo. Da venerdì scorso, Calaiò ha indossato nuovamente gli scarpini, esordendo subito con la maglia della Salernitana, nell’amaro finale del derby perso con il Benevento all’Arechi. In pochi minuti, però, l’attaccante siciliano ha mostrato comunque di avere colpi, numeri ed istinto del bomber. Nell’unica occasione che gli si è presentata, infatti, il numero 19 granata ha fatto centro, bucando Montipò con un sinistro dinamite in piena area sannita che però è stato vanificato dall’assistente dell’arbitro per un fuorigioco a dir poco millimetrico. Il tutto nonostante una carta d’identità un tantino stropicciata (classe ’82) ed il lungo periodo di assenza dal rettangolo verde. Le credenziali dell’arciere si sono rivelate comunque efficaci. L’attaccante conserva sempre il suo killer-instict in area avversaria. E domani pomeriggio proprio al “Del Duca” dove aveva segnato l’ultima volta (era il 16 aprile scorso) potrebbe metterlo in pratica. Addirittura dal primo minuto, vista l’emergenza e la sterilità dell’asfittico reparto offensivo granata. La gente del resto non si aspetta altro. Calaiò, in sede di presentazione, aveva paralto di un paio di settimane di tempo per rimettersi in forma. Aveva immaginato di riassaporare soltanto l’aria del ritiro e della partita soltanto dalla panchina in occasione del match con il Benevento. Poi, però, Gregucci gli ha chiesto gli straordinari e lui ha risposto presente. Bruciando le tappe e provando a lasciare subito il segno che soltanto per questione di centimetri appunto non gli è riuscito. Ci riproverà domani pomeriggio ad Ascoli. Al Del Duca. Uno stadio, quello marchigiano, che rievoca ricordi felici per l’arciere ed anche per la Salernitana. Corsi e ricorsi storici…

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta