Il Brescia si ripete e serve un altro tris alla Salernitana. La gara del Rigamonti rischia di essere la fotocopia di quella dell’Arechi, specie quando, dopo nemmeno tre minuti, i lombardi passano in vantaggio. Pucino commette un errore in appoggio a metà campo da cui parte una lunga transizione dei locali che toccano più volte palla anche dentro l’area di rigore, prima di trovare con Tremolada il pertugio giusto per infilare subito Micai. Gregucci sceglie un atteggiamento offensivo e spavaldo per provare a mettere paura a Corini, ma Jallow non affianca mai Djuric in prima linea, restando troppo avulso dal gioco, e Rosina deve rinculare troppo per poter cucire il gioco e sopperire alla giornataccia di Di Tacchio che sbaglia anche i passaggi più semplici, ma l’ex Avellino è da tempo in debito di ossigeno come Migliorini che non riesce a reggere più il reparto difensivo con la sicurezza dei mesi scorsi e non viene nemmeno aiutato dai compagni. Lopez viene travolto da Sabelli, Mantovani non vede quasi mai la palla, letteralmente risucchiato nel cono d’ombra di Torregrossa e così il Brescia si limita ad aspettare l’errore dei granata per poi colpire in contropiede con Donnarumma che si allarga spesso a sinistra per creare scompiglio nella difesa a tre granata. Dall’altra parte fa lo stesso Torregrossa ed infatti nella prima mezz’ora è Tremolada, il trequartista di Corini, a presentarsi più spesso in area. Dopo il gol del vantaggio dei lombardi, la Salernitana prova a reagire e con Casasola sfiora il pari. L’argentino arriva primo su un pallone calciato dalla bandierina, ma trova sulla linea un difensore avversario che salva con Alfonso ormai battuto. Costretta ad attaccare con tanti uomini per provare a sostenere Djuric, la Salernitana si scopre troppo e viene colpita da Torregrossa che usa la suola ed il fisico per sgusciare tra tre avversari, scambia con Donnarumma, suo compagno già al Como, e batte un altro ex lariano, Micai, con un delizioso tocco di interno sinistro. Un gol da urlo che chiude di fatto la partita già nella prima frazione. Nella ripresa l’ingresso di Calaiò coincide con un lampo granata. Sul bel filtrante di Rosina, l’ex Parma sbaglia la mira sprecando l’occasione che avrebbe potuto ridare speranze ai suoi. Poco dopo, Akpa frana in area su Torregrossa causando l’inevitabile rigore. Donnarumma trasforma con potenza e torna al gol dopo tre turni di astinenza. Per lui sono venticinque in campionato e, dopo quella di Empoli, l’ex granata ipoteca la seconda promozione in A di fila, lasciando alla Salernitana rimpianti e domande senza risposta.
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