LOTITO, FABIANI E LE CONSEGUENZE DEL MERCATO…

Non si tratta di essere incontentabili, perché nessuno pretendeva la luna. C’era, però, un’esigenza oggettiva, espressa sommessamente dall’allenatore, che una società attenta e premurosa avrebbe dovuto recepire e soddisfare. Il centrocampo granata era numericamente scarno e non appare sufficiente a colmare la lacuna il solo innesto di Minala, che non gioca una gara ufficiale in serie B dal 23 gennaio 2016 (Bari- Vicenza) e che Bollini ha definito, subito dopo la gara di Verona, ancora in ritardo di condizione. L’ex di Latina e Bari, classe ’96, domani potrebbe giocare dal primo minuto dopo tantissimo tempo e questo la dice lunga sulla situazione di emergenza in cui versa la mediana granata che potrebbe pagare a caro prezzo la squalifica di Ronaldo e le non perfette condizioni fisiche di Della Rocca. E, giusto per non farsi mancare nulla, va detto che Busellato è in diffida e, quindi, a rischio squalifica per una delle prossime partite. Emergenza praticamente continua là nel mezzo, dove sarebbe stato necessario dotarsi di altre forze fresche, di aumentare il numero di pedine a disposizione del tecnico così da garantirgli un certo agio nel compiere le scelte di formazione e, soprattutto, nel donargli una certa serenità per fronteggiare una o più assenze che, nel corso di un campionato, possono interessare un reparto. Invece, la Salernitana, salvo il tentativo in extremis e non troppo convinto per arrivare a Crimi, è rimasta a guardare. La speranza è che la scelta della società di non intervenire nel reparto in cui Bollini aveva auspicato un ulteriore innesto non abbia conseguenze dannose proprio sul risultato del campo. Di sicuro, Bollini è costretto a preparare tra incertezze e ristrettezze di organico una partita importante e già questa è una sconfitta per la società granata che non è riuscita a mettere l’allenatore nelle condizioni ideali per lavorare al meglio. Si dirà che squalifiche ed infortuni fanno parte del gioco, ma, appunto per questo, bisogna essere previdenti e lungimiranti e non lesinare sforzi sul mercato per rendere più completa la rosa. Lotito e Fabiani hanno scelto di non operare altri innesti, ora si spera che le conseguenze di questa scelta immobilista non si riverberino sul campo e sul lavoro di Bollini. Sarebbe bastato poco, davvero poco per non avere scrupoli di coscienza.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto