NO ALL’UTILIZZO DELLA POLIZIA LOCALE PER SERVIZI DI ORDINE PUBBLICO E DI ANTITERRORISMO –

Con nota del 18 agosto scorso, il Prefetto di Salerno, su input del ministero dell’Interno, ha convocato i Sindaci della provincia di Salerno e le forze dell’ordine per un summit straordinario sulla sicurezza. Nel contenuto della nota si sollecita ancora una volta il coinvolgimento dei Sindaci attraverso l’utilizzo della polizia municipale per il rafforzamento delle misure di sicurezza in materia di ordine pubblico: innalzare il livello di guardia in provincia di Salerno, soprattutto nelle zone ritenute a più alto rischio ovvero quelle turistiche e quelle interessate da manifestazioni che prevedono un numeroso afflusso di persone.

Nel merito, questa organizzazione sindacale, ribadisce ancora una volta che il ruolo della Polizia Municipale, ai sensi dell’art. 3 della legge 65/1986, è meramente residuale nel senso che i suoi addetti “collaborano con le Forze di Polizia dello Stato, previa disposizione del Sindaco, quando ne venga fatta, per specifiche operazioni, motivata richiesta dalle competenti autorità”.

Solo a questo fine, infatti, il Prefetto attribuisce funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza agli agenti ed ufficiali della Polizia Locale.

Ruolo fondamentale invece per la Polizia Municipale è quello di far rispettare il codice della strada, assicurare servizi di polizia amministrativa, di polizia annonaria, di polizia edilizia e di polizia ambientale.

Il personale di polizia locale non ha tutele né preparazione specifica per espletare funzioni di questo tipo. Infatti l’art. 16 della legge 121/1981 così recita “Ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre alla Polizia di Stato sono forze di polizia, l’Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo degli Agenti di Custodia ed il Corpo Forestale dello Stato”, con evidente esclusione della Polizia locale e anche dei Vigili del Fuoco.

Autore dell'articolo: Marcello Festa