NUOVA MISURA CAUTELARE PER ANTONIO ANASTASIO

Stamattina ha protocollato missiva al comune di Pontecagnano di dimissioni dalla carica di consigliere comunale ma ieri pomeriggio di fatto i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno eseguito l’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di Antonio Anastasio, imputato nell’ambito di un procedimento penale di questa D.d.a relativo all’operazione “Perseo”, come noto eseguita il 22 febbraio 2017.
All’Anastasio, consigliere comunale di minoranza di Pontecagnano Faiano, viene contestato di aver pianificato, appoggiato dall’organizzazione camorristica Pecoraro-Renna, la minaccia compiuta, nel maggio dell’anno 2016, ai danni di un consigliere di maggioranza per partecipare ad una seduta del consiglio comunale.
La finalità non veniva raggiunta per la collaborazione della vittima, che denunciava agli inquirenti la minaccia subita, consentendo l’espletamento di un servizio di osservazione a sua tutela, in occasione del Consiglio Comunale tenutosi il 31 maggio 2016 che poteva così svolgersi regolarmente.
A seguito di ciò veniva originariamente inoltrata la richiesta di misura cautelare per il reato di attentato ai diritti politici del cittadino nella forma del tentativo e tentata violenza privata, aggravata dal “metodo mafioso” in relazione proprio alla gravissima finalità non solo di coartare il consigliere comunale – mediante la grave intimidazione perpetrata – nella sua libertà partecipare e determinarsi autonomamente nella formazione della volontà consiliare, ma anche allo scopo di voler travolgere lo stesso Consiglio, espressione della volontà popolare.
Si trattava infatti di una seduta consiliare decisiva in quanto avente ad oggetto l’approvazione del bilancio dell’Ente, con il chiaro e manifesto intento quindi di determinare lo scioglimento dell’amministrazione.
La richiesta di custodia cautelare veniva accolta dal Gip che applicava la custodia in carcere, a conferma della gravità indiziaria raggiunta e dalla corretta qualificazione giuridica prospettata dalla Procura della Repubblica, tanto in relazione ai reati contestati, quanto all’aggravante del metodo mafioso.
Nel prosieguo, a seguito della revoca della misura di custodia cautelare originale (dovuta esclusivamente alla scadenza dei brevissimi termini di fase – tre mesi (tenuto conto della contestazione del reato tentato e non consumato) – previsti per la tipologia dei reati contestati), questa D.d.a inoltrava una nuova richiesta di misure sostitutive cautelative: divieto d’espatrio, obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e divieto di dimora in Campania. Questo per salvaguardare le permanenti esigenze cautelari e scongiurare la prosecuzione e reiterazione dell’attività criminale.
La richiesta è stata accolta dal Gip con ordinanza emessa in data 15 giugno 2017, eseguita il 19 giugno. Il giorno 20 giugno la Prefettura di Salerno, in esecuzione della legge Severino ha emesso il decreto di sospensione di diritto dalla carica di consigliere comunale di Pontecagnano nei confronti di Anastasio, a seguito dell’applicazione nei confronti dello stesso della misura cautelare che prevede divieto di dimora nei comuni della regione Campania, tra i quali vi è anche il comune di Pontecagnano Faiano.

Autore dell'articolo: Barbara Albero