PIU’ SOLDI E NUOVO NOME PER L’AEROPORTO DI SALERNO – VIDEO

Diventa aeroporto Costa d’Amalfi e del Cilento lo scalo salernitano per il quale ieri l’assemblea  della società di gestione ha approvato la  ricapitalizzazione ed il cambio di denominazione.L’aumento di capitale, che è stato portato a  poco più di un milione di euro,  rappresenta una boccata d’ossigeno per i circa 50 dipendenti e consente di continuare le attività dello scalo salernitano che adesso attende i 40 milioni di euro stanziati attraverso il decreto “salva Italia”.   Sono queste le decisioni più importanti prese durante la riunione che si è svolta presso la sede della Camera di commercio di via Allende, alla quale oltre ai vertici dell’aeroporto hanno partecipato pure le Regioni Campania e Basilicata. A rappresentare la regione il consigliere regionale Luca Cascone, assessore ala mobilità del Comune di Salerno, che si è pero astenuto dalla votazione su tutti i punti all’ordine  del giorno.  E’ stato lo stesso Cascone a spiegare che il suo silenzio è legato ad una  delibera regionale che stabilisce la fuoriuscita della Regione dalla compagine consortile già dallo scorso 31 maggio. Il primo passo quindi sarà variare questo provvedimento per in modo che la regione possa dire la sua sullo sviluppo dello scalo salernitano  . Ad assicurare il prima possibile la presentazione di un dettagliato piano al Governatore  per ricevere autorevoli indicazioni su ciò c’è ancora da fare è stato già ieri il presidente del consorzio Antonio Ilardi presente ai lavori dell’assemblea.   “La manovra di contenimento delle spese interne sta producendo limitazioni nelle perdite  e l’iter per accedere ai fondi dello Sblocca Italia è in pieno svolgimento. L’Ente nazionale per l’aviazione civile ha da poco chiesto ai vertici della società di gestione del Costa d’Amalfi ulteriori documenti per completare le pratiche necessarie ad ottenere tutte le autorizzazioni per rendere operativo il progetto. Mariano Lazzarini, presidente del consorzio ha infine valorizzato il ruolo avuto dalla istituzioni del territorio  che si sono dimostrate di nuovo presenti, Camera di Commercio in primo piano, con il versamento di 300mila euro.

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Autore dell'articolo: Monica Di Mauro