POLIZZE VITA: TUTTO QUEL CHE C’È DA SAPERE

Una delle forme previdenziali che viene usata in Italia è quella delle polizze vita. Una tipologia di polizza che lo scorso anno venne indirettamente pubblicizzata anche dal caso che coinvolse la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Ecco le varie tipologie, con chiarimenti riguardo ai contraenti, alle scadenze, ai rimborsi e tutto quanto si deve sapere quando si contrae una polizza di questo tipo. Normalmente una polizza vita la cui copertura è valida solo in caso di morte viene associata ad altri prodotti finanziari, nella maggior parte dei casi un mutuo.

Una polizza di questo tipo, come conferma www.assicurazionivita.net ,  ha un costo abbastanza basso, si parla di alcune centinaia di euro ogni anno, e la garanzia che si ottiene in cambio è quella che, alla morte della persona assicurata, l’assicurazione eroghi una cifra alle persone indicate come beneficiari nella polizza stessa, oppure agli eredi se la polizza non contiene indicazioni di beneficiari, in modo da poter pagare la parte restante del mutuo. Questo tipo di polizza non è comunque tra le più diffuse in quanto questo record spetta a quelle con un alto contenuto finanziario; in pratica si tratta di prodotti assicurativi simili ai prodotti di risparmio, in quanto in caso di morte del contraente prima della data di scadenza della polizza prevedono il pagamento da parte della compagnia, dell’importo fin lì accumulato. Nella maggior parte dei casi questo tipo di polizza prevede un minimo garantito, sia come tasso di interesse che come restituzione dell’importo versato. Il versamento dei premi assicurativi può essere concordato sia annualmente, premio ricorrente, che tutto in una volta, premio unico. Normalmente questo tipo di polizza vita ha una durata lunga nel tempo, che può raggiungere anche l’intera vita del contraente.

La polizza infatti decade quando avviene la morte del contraente oppure quando termina di pagare il premio nel caso di versamenti annuali. In generale in questo tipo di polizze si distinguono tre soggetti coinvolti; il primo è la persona che paga il premio concordato, “contraente”, il secondo è la persona assicurata, che è colui sul quale vengono calcolati i premi, in base all’aspettativa di vita, “l’assicurato”, ed il terzo che è il beneficiario. Di questi 3 soggetti, il primo, che effettua i pagamenti alle varie scadenze, è noto, così come il secondo, mentre il terzo può esserlo, ma anche a sua insaputa. I primi due soggetti hanno l’obbligo di apporre la firma sulla polizza al momento della stipula. Al momento della scadenza della polizza, che può essere quella naturale prevista nel contratto, oppure anticipata quando avviene la “premorienza” dell’assicurato, la compagnia assicurativa paga il premio stabilito che è dato dal capitale versato e dalla sua rivalutazione, stabilita in base a dati prefissati. In alcuni casi nella polizza possono essere indicati dei minimi garantiti. Normalmente il pagamento del premio avviene in unica soluzione, ma alcune polizze prevedono invece il pagamento di una rendita.

Le polizze vita che hanno una scadenza stabilita danno la possibilità di scegliere un beneficiario anche quando non sopravviene la morte. Quando il periodo contrattuale termina infatti, il pagamento da parte della compagnia assicurativa può essere eseguito sia a favore del contraente che del beneficiario. Una ulteriore possibilità concessa da questo tipo di polizza è la modifica del nome del beneficiario durante il periodo di validità della polizza stessa. Una ulteriore tipologia di polizze vita, anche se non molto diffusa nel nostro Paese, è quella che prevede la rendita immediata; in questo caso il contraente affida una somma definita alla compagnia assicurativa che a sua volta versa una rendita, che può essere sia per lo stesso assicurato che per una persona da lui indicata nel contratto. Questa rendita viene corrisposta alla persona beneficiaria per tutta la vita, e quindi è necessario che a tempi concordati quest’ultimo dimostri la sua “esistenza” in vita, in quanto con la morte anche in questo caso il contratto si interrompe.

Autore dell'articolo: Redazione