PONTECAGNANO, RUBATI I TOMBINI. E’ RISCHIO SICUREZZA –

Niente strade allagate in questa zona di Pontecagnano con le abbondanti piogge di sabato sera , perchè qui l’emergenza trombini ostruiti da fogliame non esiste, semplicemente perchè i ladri di ghisa li hanno rubati lasciando le caditoie aperte. Sono una decina i tombini spariti in questo tratto di strada che costeggia la linea ferrata a Pagliarone, nel tratto dal vecchio casello ferroviario verso l’aeroporto di Pontecagnano. Una strada che risulta sconosciuta sulla mappa, senza nome, ma che invece è stata ben individuata dai ladri di metalli. I tombini sono spariti ma ora c’è il rischio che qualcuno ci finisca dentro e si faccia molto male.

Come testimoniano le nostre immagini è chiaro che qualcuno sia a conoscenza del furto perchè in ogni grossa buca è stato inserito qualcosa: un cuscino di un divano con un paletto, polistirolo, una grossa base di plastica e materiale vario per segnalare agli automobilisti o centauri di non accostarsi troppo al ciglio della strada. Ma viene da chiedersi se di notte dove l’illuminazione è completamente assente davvero questa soluzione tampone possa risultare efficace. Questa strada di Pontecagnano dove è evidente uno stato di abbandono anche per la presenza di rifiuti di ogni genere scaricati da incivili un po’ ovunque richiede ora l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza da parte degli enti competenti, in primis la Provincia di Salerno.

Le voragini aperte rappresentato ora un problema di sicurezza per scongiurare tempestivamente qualsiasi pericolo per la pubblica circolazione, al di là del fatto che bisognerebbe risalire all’individuazione dei responsabili dei furti

Le griglie di ghisa soprattutto in alcune zone sono diventata ormai materie prime appetibili per i adri che si sono messi a rubare quantità industriali di ferro e ghisa, entrati ai primissimi posti della graduatoria dei metalli più rubati anche perché l’oggetto dei furti, riguarda prodotti rivendibili nel mercato illegale dei cosiddetti ferrivecchi.

Ora resta da capire chi dovrà sostituirle e soprattutto quanto tempo bisognerà attendere per un ripristino dei tombini.

Autore dell'articolo: Barbara Albero