PORTA OVEST, SI RISCHIA LA PARALISI COMPLETA –

Conferma di essere preoccupato per le sorti del cantiere di Porta Ovest il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli che stamattina a margine di un incontro con la stampa, ha dichiarato di avere avuto un confronto telefonico sia con l’assessore allo Sviluppo del Comune di Salerno, Roberto De Luca che con il  rappresentate dell’Autorità Portuale, Francesco Messineo per avere contezza di quanto sta succedendo. La nuova bufera giudiziaria che ha investito le aziende impegnate nella realizzazione del cantiere di Porta Ovest, la Tecnics e la Ssi, rischia questa volta di travolgere definitivamente il buon esito dei lavori in corso nella doppia

galleria progettata per collegare il porto commerciale di Salerno con lo svincolo autostradale. Ad essere preoccupato è anche il sindacato con Patrizia Spinelli alla guida della Feneal Uil che combatte per il futuro delle maestranze. Il sequestro delle quote societarie e quindi il nuovo blocco per l’impresa siciliana, dopo l’attività investigativa della Dia che ieri ha portato ad emettere il sequestro preventivo per un valore di 31 milioni di euro, potrebbe definitamente scoraggiare gli imprenditori che potevano esser interessati al fitto di ramo d’azienda e alla successiva vendita del cantiere che era la strategia ipotizzata per uscire dal tunnel è davvero il caso di dire. Le complicate e tortuose vicende che hanno coinvolto la Tecnis ed ora anche l’azienda alla quale secondo i magistrati aveva affidato irregolarmente il sub appalto, non rappresenta solo un nuovo stop ai lavori per il cantiere, ma potrebbe essere devastante per il futuro stesso dei lavori dove le altre ditte coinvolte combattono da sempre contro ritardi nei pagamenti. Quei 31 milioni di stato di avanzamento di lavori che la Tecnis secondo l’inchiesta avrebbe utilizzato per far altro, investiti in conti correnti, apparterrei e vetture, erano anche destinati a pagare le aziende.

Autore dell'articolo: Marcello Festa