Appianato almeno pubblicamente il caso De Luca con il Premier che pur non sbilanciandosi pubblicamente ha comunque invitato l’ex sindaco di Salerno, candidato Governatore della Campania, ad andare avanti dritto per la sua strada perchè, alla fine, una soluzione al suo “caso” sarà trovata e sarà una soluzione che non darà adito a polemiche, molto probabilmente la sentenza della Corte Costituzionale che andrà a modificare la legge Severino nel punto incriminato e criticato da tutti. Appurato ciò il PD campano, salernitano in modo particolare continua nella sua estenuante “via crucis” a caccia dei nomi giusti da presentare al vaglio dell’elettorato nelle tre liste, quella ufficiale e le due collegate. Il tempo delle mediazioni è però ormai agli sgoccioli, ancora poche ore e la compilazione sarà resa nota, pubblica. Bocche cucite nella stanza dei bottoni, nella segreteria provinciale del Partito Democratico dove, è ben nota a tutti la delicatezza della partita che si sta giocando. I “casus belli” sono quelli dei cosiddetti sindaci ribelli, ovvero quelli che hanno avviato la procedura di decadenza per potersi candidare alle regionali, non ascoltando l’invito giunto direttamente da Roma, dal numero due del partito Guerini che invece, per coerenza e trasparenza, chiedeva ai primi cittadini di dimettersi. Partita delicata come dicevamo perchè le varie anime/correnti presenti all’interno del partito spingono per una rappresentanza in lista. Non è, ad esempio, sfuggita la polemica tra Valiante e Alfieri con il primo a chiedere al primo cittadino di Agropoli di fare un passo indietro in nome di un principio di legalità. Altra questione sul tappeto e neanche di scarso rilievo è quella relativa alla scelta del candidato di Salerno città da inserire all’interno della lista del PD. E se Luca Cascone ha deciso autonomamente di sfilarsi dalla competizione interna accettando di buon grado la candidatura nella lista Campania Libera, continua il braccio di ferro tra Fiore e Picarone. Alla fine della giostra, salomonicamente il segretario provinciale Landolfi potrebbe decidere di candidarli in campo a scapito dell’esponente dell’agro.
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