RICICLAGGIO AUTO RUBATE: BLITZ AL PORTO

Ennesimo colpo inferto dalla Polizia di Stato alle organizzazioni criminali dedite al traffico di veicoli di provenienza delittuosa verso paesi extraeuropei.
Dopo accurati accertamenti documentali e successivi controlli tecnici su veicoli in esportazione per l’Africa, il personale dell’Ufficio delle Dogane di Salerno e gli agenti della Polizia Stradale di Salerno hanno messo a segno una brillante operazione, trovando una autovettura in procinto di essere imbarcata per l’Africa.
L’attività ha consentito il sequestro di una Toyota Rav 4 Ibrida di recentissima costruzione, priva di targa, contraffatta nel numero del telaio che risultava corrispondere ad altro veicolo regolarmente circolante. L’autovettura era corredata da documenti riconducibili a cittadini del Centro Africa.
L’Ufficio delle Dogane di Salerno puntualmente procede con il personale dell’Antifrode dell’Agenzia delle Dogane del Porto alla vigilanza e controllo di tutti i beni in esportazione tra cui autovetture e veicoli commerciali.
Tale servizio, svolto insieme al personale della Polizia Stradale di Salerno, si è reso necessario in quanto, dall’analisi della fenomenologia del furto di veicoli e la conseguente ricettazione degli stessi, si è rilevato che il dato è in continuo aumento. Da qui la necessità di arginare e contrastare il riciclaggio di veicoli rubati e contraffatti mediante imbarco nei porti italiani su motonavi dirette verso i paesi Africani, maggiormente quelli del Magreb e quelli Balcanici.
La collaborazione tra i due Uffici ha già dato soddisfacenti risultati; infatti, nel mese di novembre scorso, in un’analoga operazione, sono stati sequestrati due veicoli sempre in procinto di essere imbarcati per l’Egitto. Sono in corso ulteriori e più approfondite indagini tese all’identificazione dell’auto e del luogo dove è stata asportata e contraffatta, nonché dei responsabili del riciclaggio della stessa.
Il sequestro dell’autovettura ha inferto un altro duro colpo all’organizzazione criminale, privandola dell’ingiusto profitto ottenuto dalla loro mancata vendita (valore stimato intorno ad Euro 40.000).

Autore dell'articolo: Marcello Festa