RIMOZIONE AMIANTO: “SI AGISCE IN TUTTA LA PIANA DEL SELE TRANNE CHE A MONTECORVINO ROVELLA”. LETTERA APERTA DEL MOVIMENTO PRIMA I CITTADINI

In una nota, il Movimento Civico Prima i Cittadini di Montecorvino Rovella denota lo scarso interesse da parte della locale amministrazione comunale sul problema amianto.

“Negli ultimi giorni militari del NOE e Amministrazioni sono intervenuti neo confronti di ditte e attività che contavvenivano alle leggi vigenti in materia di inquinamento ambientale riguardo la presenza di Etetnit ed altri inquinanti. Ultima azione un terreno in località Olevano sul Tusciano messo sotto sequestro giudiziario. Nella nostra Montecorvino Rovella esistono casi che inspiegabilmente non ricevono la dovuta attenzione e che, in qualità di presidente del Movimento Civico Prima i Cittadini, e quindi portatore della Comunità, stiamo denunciando da sei mesi. Ci riferiamo, nello specifico, all’edificio ex Sida, Giannattasio e Franchetti. Dei tre ci risulta che il solo edificio Giannattasio sta ottemperando alla dovuta per legge rimozione, e da parte nostra a nome della Comunità vanno i nostri ringraziamenti. Veniamo agli altri due casi e in questa sede allo stabilimento Franchetti. Abbiamo nei mesi scorsi già evidenziato e denunciato al Comune come vi fosse presente eternit sui tetti, come secondo le testimonianze degli operatori ecologici vi fosse travaso di percolato sul suolo, come residenti della frazione San Martino lamentassero forti miasmi provenienti dal sito. Tali denunce di Prima i Cittadini sono rimaste inascoltate così come denunce da parte di un deposito alimentare confinante con lo stabilimento Franchetti. A tale proposito nel corso di un personale colloquio con il capo ufficio tecnico ingegnere Paolo Carrafiello mi veniva in primis minimizzato il pericolo amianto relativo allo stabilimento in oggetto ma circostanza gravissima mi veniva obiettato dal tecnico che i pezzi di amianto che il titolare del deposito alimentare aveva denunciato esser stati, causa folate divento trasportate dal tetto della ditta Franchetti nel cortile del deposito alimentare, potessero essere preesistenti all’episodio. Vi è da rimanere sconcertati! Questa insulsa risposta che viene da colui demandato dal Sindaco a tutela della salute pubblica rispetto al problema ci offende quali rappresentanti politici e professionisti ma, soprattutto, offende i Cittadini di San Martino. Non vorremmo arrivare a pensare che vi sia del torbido sotto tali vicende. Ci chiediamo il Sindaco è a conoscenza di tutta la spinosa vicenda???#

A questo punto, come portavoce delle istanze di Cittadine e Cittadini della frazione San Martino e di imprenditori della nostra Città, andremo avanti nella nostra lotta non fermandoci ad arrivare all’ ANAC. L’ Ambiente è un bene comune e di amianto si muore. ***PRIMA I  CITTADINI*** non cesserà nel suo civico impegno a difesa della Comunità”.

Autore dell'articolo: Redazione