RITORNO AL FUTURO: SALERNITANA VS PALERMO –

Colantuono conferma il 3-5-2 contro il Palermo. Domani pomeriggio i granata proveranno a brindare nel migliore dei modi all’esordio del campionato cadetto, nella stagione del centenario. Confermato lo scacchiere, anche le pedine sono state allertate. Non solo. Il tecnico, ieri pomeriggio ha tenuto a rapporto la squadra nel chiuso dello spogliatoio al Mary Rosy prima che i granata scendessero in campo. Una sorta di discorso al gruppo in cui ha motivato a dovere i suoi uomini. Colantuono ha trasmesso alla squadra la consapevolezza di avere le carte in regola per far “male” all’avversario di turno. Poco importa che si chiami Palermo. “Perché la Salernitana non è inferiore”, questo in soldoni il Colantuono pensiero a tutta la rosa.

Contro il Palermo Colantuono confermerà Di Gennaro playmaker nel centrocampo a “cinque” con cui domani pomeriggio si schiererà la Salernitana. Toccherà al regista milanese – ex di turno che proprio con la maglia rosanero ha vinto il suo primo campionato di B (l’altro a Cagliari ndA) – raccordare i reparti. Akpa Akpro e Castiglia saranno i dioscuri nella zona nevralgica.

Sugli esterni, invece, qualche dubbio in più. Ieri, infatti, il tecnico ha riportato Casasola sulla destra, alternandolo con Djavan Anderson. Dalla parte opposta, invece, è stato schierato Pucino. In attacco Djuric è certo di una maglia. Al suo fianco dovrebbe giocare il gaucho Vuletich. L’attaccante argentino resta favorito su Jallow (ancora a corto di condizione per aver saltato tutta la preparazione atletica) e Bocalon. In difesa Migliorini è in ballottaggio con Mantovani. Schiavi e Perticone sono certi di una maglia davanti a Micai.

Domani pomeriggio l’Arechi farà registrare un bel colpo d’occhio. Il dato della prevendita è confortante e si conta di superare il muro dei diecimila spettatori (la campagna abbonamenti si chiude oggi e per il momento si assesta sulle 3700 unità). In curva sud Siberiano è prevista una spettacolare coreografia per salutare la Salernitana al suo ingresso in campo.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta