UNA ROSA RIDOTTA, MA CON TANTE SPINE

La Salernitana non ha moltissimi calciatori sotto contratto, almeno ad oggi, eppure si ritrova nella condizione di dover – o voler – sfoltire ancora, tagliando quei rami divenuti secchi. Il club granata paga scelte sbagliate risalenti alle precedenti stagioni quando sono stati ingaggiati con contratti onerosi e pluriennali calciatori che, alla resa dei conti, non hanno reso. Schiavi, Rosina e Zito non hanno inciso più di tanto e sono tutti a busta paga. Il difensore è all’ultimo anno di contratto, ma ha un ingaggio che potrebbe rivelarsi fuori dalla portata della gran parte dei club cadetti e la Salernitana potrebbe ritrovarsi col classico cerino in mano perchè è chiaro che sull’ex del Frosinone non si abbia, per svariati motivi, intenzione di puntare. In caso di mancata cessione, come ci si comporterebbe nei confronti di un calciatore che è sotto contratto e percepisce un ingaggio più che robusto? Ci sarebbe anche da porsi un’altra domanda: perchè due anni fa si decise di sostenere un investimento così impegnativo e perchè la stessa cosa si è fatta dodici mesi fa con Rosina? In entrambi i casi la decisione s’è rivelata sbagliata perchè nè l’uno nè l’altro hanno reso per quello che da loro ci si aspettava, al di là dei problemi fisici e di altri fattori esterni. Schiavi è stato messo in lista di sbarco, su Rosina, invece, si deve necessariamente puntare per far sì che il flop non acquisti dimensioni imbarazzanti. In uscita anche Zito e Della Rocca che non sembrano poter rientrare nel discorso tattico che Bollini vuole impostare. Il primo ha altri due anni di contratto e poca voglia di cambiare aria, a meno di offerte da capogiro. Il secondo attende il prolungamento e, dunque, nel caso in cui ricevesse una proposta migliore da parte di un altro club partirebbe senza troppi indugi. Ha un altro anno di contratto il portoghese Joao Silva, altra delusione della precedente campagna acquisti, per il quale si sta provando ad aprire un discorso con la Sambenedettese.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto