SALERNITANA: IL BILANCIO DEL MERCATO

Con la chiusura del mercato è tempo di tirare una linea. Alberto Bollini si ritrova a disposizione 25 giocatori di movimento e tre portieri. Numeri alla mano il club granata avrebbe ancora tre posti liberi nella lista over. Difficilmente saranno occupati. In granata sono arrivati 17 volti nuovi (poi ridotti a 15 per gli addii prematuri di Roberto ed Adejo), con 12 partenze. L’elenco dei nuovi è folto: i portieri Radunovic e Adamonis, i difensori Pucino e Asmah, i centrocampisti Signorelli, Ricci e Kiyine, gli attaccanti Kadi, Alex, Bocalon, Rodriguez, Orlando, Gatto, Di Roberto e Rossi. Di questi, ben 7 sono under. Rispetto allo scorso anno andati via Coda, Donnarumma, Busellato, Ronaldo, Improta, Bittante, Luiz Felipe, Gomis, Terracciano, i fine contratto Rosti e Grillo. Sul filo di lana ha salutato armi e bagagli l’attaccante Joao Silva più due scommesse perse in partenza: Roberto e Adejo, arrivati e subito ripartiti. Per non parlare di Cicerelli che si allena da settimane in granata, aveva raggiunto l’accordo, ma a cui sembra essergli stato dato il ben servito.

Giusto per sgombrare il campo da ogni equivoco è bene dire subito che sarebbe un grosso errore fare paralleli con il torneo scorso se non si mette in conto la variabile di una serie B che oggi appare molto più competitiva rispetto alla precedente. Guai, dunque, a chiedersi se la Salernitana è più o meno forte rispetto all’anno scorso. Sarebbe più giusto capire se la formazione granata è più o meno competitiva in questa stagione rispetto a quella passata. Una Salernitana che appare soddisfacente in difesa, un po’ corta a centrocampo, con un paio di scommesse e tanti senior a caccia di riscatto in attacco. In porta, Boris Radunovic è una promessa già esplosa. Adamonis ha mostrato di essere un giovane ed affidabile sostituto, mentre a Iliadis toccherà coprire il ruolo di “terzo”. Il pericolo tra i pali, che parlano straniero, è la giovane età degli “inquilini” e le convocazioni nelle rispettive nazionali di appartenenza che potrebbero lasciare la porta… socchiusa.

Sulle fasce difensive ci sono finalmente le coppie: Pucino e Perico a destra trasmettono spinta ed esperienza; dalla parte opposta Vitale resta inamovibile viste le poche garanzie di Asmah (non a caso si era provato a piazzarlo altrove, ma l’Atalanta ha posto il veto). Al centro la doppia-coppia formata da Bernardini –Tuia e Schiavi-Mantovani è solida e strutturata, ma probabilmente paga dazio in velocità e nel giro palla.

In mediana, Bollini ha bisogno di centimetri in mezzo al campo ed anche per questo ha blindato la partenza di Della Rocca. L’ex Perugia sarà il playmaker, almeno fin quando Signorelli non ritrovi la giusta condizione. Per il ruolo di mezzala destra, Minala ha dimostrato di sapersi adattare anche se le cose migliori le ha fatte vedere davanti alla difesa. Dalla parte opposta, il giovane Ricci è una garanzia, ma le alternative non mancano. Odjer può coprire più ruoli, mentre l’ultimo arrivato Kiyine proverà a ritagliarsi uno spazio da mezzala sinistra. Quello che non ha fatto Kadi in ritiro, nonostante buoni numeri. Zito è un jolly buono per tutte le salse e in tutti i reparti. E siamo al reparto offensivo. Numericamente il più cospicuo, qualitativamente discreto, tecnicamente tutto da decifrare. Nonostante l’abbondanza di esterni infatti, ma complice la condizione fisica di molti, per il momento Rosina e Sprocati sono in vantaggio. Di Roberto è l’ultimo arrivato e dovrà mettere benzina e minuti nelle gambe. Gatto si sta mettendo al passo ed insidia proprio il capitano che non sembra avere più lo smalto dei tempi d’oro (quantomeno come esterno offensivo). Alex fatica ad inserirsi, mentre per Orlando bisognerà aspettare l’anno nuovo per rivederlo in campo. Infine, la prima punta. Bocalon era una garanzia in terza serie ed è una scommessa in B. La partenza è stata comunque buona. Le alternative sono Rodriguez e Rossi. Entrambi possono fare all’occorrenza anche il ruolo di esterno. Ma, probabilmente, con un modulo diverso dal 4-3-3. Numeri alla mano la Salernitana ha giocatori che possono fare anche il 4-2-3-1 e perché no un più canonico 4-4-2.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta