SALERNITANA: BOCALON, BOMBER AL BIVIO

La Salernitana è a caccia di un nuovo bomber, ma deve anche decidere il destino di Riccardo Bocalon. Il centravanti veneziano fu ingaggiato la scorsa estate dall’Alessandria con un contratto triennale e nella sua prima stagione da titolare in serie B, alle soglie dei trent’anni, ha realizzato dieci reti. La doppietta rifilata all’Ascoli, proprio nel giorno del suo compleanno, ha un peso particolare nell’economia del campionato della Salernitana e dello stesso Bocalon che, dopo aver cominciato bene la stagione, ha vissuto un periodo difficile. Finito in panchina per le prime partite del girone di ritorno, Bocalon si è poi ripreso una maglia da titolare, fornendo prestazioni generose al di là del mero apporto realizzativo. La sua prima stagione in granata è stata in chiaroscuro. Bocalon ha fallito gol anche piuttosto facili, segno che in alcuni momenti sono venute meno convinzione, fiducia, lucidità come del resto capita a tutti gli attaccanti. L’ex Alessandria ha cercato di calarsi nel ruolo del centravanti chiamato a far reparto quasi da solo, ma per caratteristiche fisiche e tecniche ed anche per il suo vissuto in terza serie ha fatto enorme fatica. Legato alla Salernitana da altri due anni di contratto, Bocalon sa di non essere certo di restare e, comunque, è consapevole del fatto che la società sia alla ricerca di un centravanti in grado di far meglio. Da tempo il club granata è sulle tracce di Adriano Montalto, 20 gol con la Ternana, società che non ha mai nascosto il suo apprezzamento per Bocalon. Chissà se ci saranno i margini per uno scambio. Bocalon sarà uno degli attaccanti più richiesti in terza serie, ma anche in cadetteria potrebbero esserci delle richieste. La Salernitana in prima linea cambierà molto. Montalto è la prima scelta senza dimenticare La Mantia, poi si deciderà se bissare il prestito di Rossi dalla Lazio. Di sicuro, là davanti Colantuono vuole più peso e più cattiveria sotto porta, ciò che è mancato troppo spesso nell’ultimo campionato.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto