SALERNITANA : CON BOLLINI ALL’ARECHI DUE VITTORIE SEMPRE CON I GEMELLI DEL GOL IN CAMPO

Dopo aver conseguito il primo pari esterno della sua gestione, Alberto Bollini vuole tornare a conquistare i tre punti all’Arechi. Nello stadio di casa il tecnico mantovano ha conquistato solo due successi, contro Perugia e Spezia, incassando altrettante sconfitte, ad opera di Carpi e Spal, e pareggiando con Cesena e Novara. La regola del due che diventerà per forza di cose…tre. Sabato, contro il Brescia, la Salernitana dovrà cercare di ottenere i tre punti e, dunque, la terza vittoria interna da quando c’è Bollini in panca. Contro Perugia e Spezia arrivarono due successi importanti ed in entrambe le gare Bollini schierò dal primo minuto Coda e Donnarumma. Col Perugia c’era anche Rosina tra i titolari, mentre con lo Spezia il fantasista calabrese entrò nella ripresa dopo il vantaggio siglato da Coda. Contro il Brescia, nella gara di ritorno dello scorso campionato, la Salernitana di Torrente vinse tre a zero, dando un calcio alla crisi ma solo momentaneamente perchè la successiva sconfitta di La Spezia costò la panchina al tecnico di Cetara. Le rondinelle di Brocchi arriveranno all’Arechi con il morale sotto i tacchi ed una situazione ambientale non facile dopo la sconfitta interna col Verona, ma non ci sarà da fidarsi dell’apparenza. La Salernitana dovrà puntare alla vittoria e dovrà avere un approccio che ricalchi quello del derby col Benevento. Dal punto di vista tattico, poi, Bollini dovrà scegliere se puntare ancora sul 4-3-3 o se cambiare qualcosa per tornare alla formula magica delle due vittorie interne da lui conseguite, ossia quella che prevede l’impiego di  Coda e Donnarumma dal primo minuto. Out per squalifica Improta ed Odjer, rientrerà Vitale. Col 4-3-3 ci potrebbe essere una chance dal primo minuto per Sprocati o il rilancio di Rosina con la conferma di Zito a sinistra. In mediana ripropone la sua candidatura Della Rocca, in difesa Bittante e Vitale potrebbero lottare per la maglia di terzino sinistro.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto