Il mal di gol non abbandona la Salernitana che a Foggia è rimasta a secco per la tredicesima gara delle quarantuno fin qui disputate in campionato. Contro i satanelli i granata non sono andati in rete né all’andata né al ritorno e questo deve far riflettere visto che quella di Stroppa è una squadra che gioca bene ma non ha certo nella tenuta difensiva il suo punto di forza. La Salernitana ha vissuto una stagione di alti e bassi sotto il profilo realizzativo, ma la costante è stata proprio la scarsa prolificità delle punte. Bocalon ha segnato dieci reti come Sprocati che non è un goleador ma ha sopperito ai lunghi periodi di digiuno di chi per mestiere dovrebbe fare gol. Partito Rodriguez a gennaio, dopo i cinque gol realizzati nel girone di andata, la Salernitana non ha sostituito lo spagnolo in maniera convincente. Palombi ha segnato un solo gol, Rossi, anche a causa di un infortunio, è fermo alla doppietta di novembre col Bari. Se non fosse stato per Sprocati e per qualche guizzo dei centrocampisti e dei difensori, la Salernitana avrebbe avuto una classifica meno rassicurante perchè senza i gol degli attaccanti è dura fare strada. E’ vero che se le punte non segnano, la colpa è anche di chi non riesce a metterle nelle condizioni di colpire. Tuttavia, durante la stagione gli attaccanti granata hanno fallito occasioni a dir poco clamorose e, come accaduto a Foggia, non si sono fatti trovare pronti all’appuntamento nonostante nell’area avversaria siano arrivati molti cross. In estate, dunque, il rimedio dovrà arrivare dal mercato. Il reparto avanzato granata dovrà essere rifondato. Bocalon è sotto contratto, Rossi e Palombi sono di proprietà della Lazio come Orlando. Restringendo il campo alle punte centrali, è chiaro che dal mercato il diesse Fabiani dovrà attingere a piene mani. Serve un attaccante di spessore e di peso, capace di farsi sentire fisicamente e di incidere sotto l’aspetto realizzativo. E’ vero che si può giocare anche con attaccanti che abbiano altre caratteristiche, ma in quel caso bisogna essere in grado di sviluppare gioco dalle retrovie con elementi di grande qualità e la Salernitana non ha avuto un centrocampo in grado di soddisfare questi requisiti per cui ancor di più avrebbe avuto bisogno di una punta centrale a cui appoggiarsi, lanciando anche qualche pallone dalla difesa per guadagnare campo. Il campo ha dato i suoi verdetti. Ora tocca alla società correre ai ripari per la prossima stagione.
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