SALERNITANA: ESORDIO SENZA GOL MA L’ARECHI HA VINTO

Non sono arrivati i tre punti, l’urlo del gol è rimasto strozzato in gola, ma l’Arechi ha vinto. Nella gara di sabato, contro il Palermo, la Salernitana ha potuto contare sul sostegno di tredicimila spettatori e di una curva che ha rubato ancora una volta la scena e strappato applausi per una coreografia di grande impatto, come nella migliore tradizione. In campo si è sviluppata una partita condizionata dal caldo, dai dubbi e dalle paure che porta con sè ogni esordio ed anche dal retaggio di un’estate che ha consegnato sì a Colantuono tanti rinforzi, ma che ha visto approdare in granata molti di questi solo sul finire del mercato con tutto ciò che ne deriva in merito di condizione fisica ed intesa con i compagni. Figlie di un po’ di tutto questo, le scelte iniziali del tecnico sono apparse obbligate e conservative. Pucino a sinistra in luogo dello squalificato Vitale e Migliorini alle sue spalle al posto dell’altro squalificato Gigliotti erano scelte ampiamente prevedibili. In mezzo al campo  Colantuono ha puntato sulla sostanza di Di Tacchio riservandosi di inserire in corsa Di Gennaro, a digiuno di gare ufficiali da titolare da un bel pò, mentre in avanti non intrigava più di tanto la coppia Djuric- Vuletich. Ed infatti la Salernitana non è riuscita a trarre giovamento dalla presenza delle due torri là davanti sia perchè la manovra non ha trovato i necessari sbocchi sulle fasce sia perchè tra i due l’intesa non è ancora perfetta. Nel primo tempo meglio il Palermo che ha sfiorato il gol con l’incursione di Salvi e con la botta di Trajkovsky fermata dal legno: in entrambe le circostanze non ha funzionato l’intesa tra Migliorini e Pucino in particolare. Nella ripresa granata più aggressivi ed anche più incisivi dopo gli ingressi di Jallow e Bocalon. Il primo ha sfiorato due volte il gol, il secondo ha pure segnato ma era in fuorigioco sulla corta e difettosa respinta di Brignoli, messo in difficoltà dalla maligna conclusione di Di Gennaro. Pari e patta alla fine, ma con la colonna sonora dei cori e degli applausi dei tifosi che hanno compreso il momento ed hanno apprezzato l’impegno ed una prestazione in crescendo. Ora si attendono progressi, conferme e vittorie.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto