Si riparte più o meno come si era chiusa la stagione scorsa: squadra e tifosi che si scambiano saluti ed applausi come in quella sera di maggio dopo la sconfitta interna col Palermo. Dai riflettori dell’Arechi al sole che scotta delle cinque di un pomeriggio di luglio. Quella promessa gridata alla luna è diventata un raggio di sole affilato che brucia la pelle, come ad incidere sulla carne la promessa di un campionato che non potrà e non dovrà essere in linea con i tre precedenti. I tifosi, più di duecento, hanno seguito con partecipazione i primi palleggi sul campo del gruppo di Colantuono. Curiosità ed attenzioni maggiori sono state rivolte ai nuovi acquisti, ma anche alle maglie di allenamento sfoggiate ieri dalla squadra. Non proprio granata e con un cavalluccio stilizzato che a qualcuno ricorda un altro animale. Si spera che chi di dovere prenda nota. C’è chi chiede altri acquisti, perchè quelli che sono in campo sono considerati riserve, c’è chi ha fiducia a prescindere e vuole solo sostenere la squadra. Al campo non si vede Fabiani. Il diesse era in sede per parlare con Zito con cui, come un anno fa, è scontro. L’allenamento è un assaggio. Niente schemi, ovviamente. Solo esercizi di abilità tecnica che, in fondo, non fanno male. I cancelli del Volpe sono aperti, il parcheggio è pieno eppure il sole picchia come a voler mettere alla prova la passione. Che, come sempre, si dimostra più forte. E proprio per questo va rispettata ed alimentata. Lo sa bene Stefano Colantuono che, dopo la fine del campionato, ha respirato insieme all’aria del mare del Cilento pure tutto il sentimento che lega i tifosi granata alla loro squadra. Ed ora il tecnico romano non può sottrarsi al ruolo di garante nei confronti della gente che anche ieri gli ha chiesto di poter sognare come non accade da troppo tempo. “Vi faremo divertire”, questa la promessa dell’allenatore che a Salerno vuole rimanere anche oltre il 2020, nuovo orizzonte temporale fissato dal contratto che aspetta solo di essere firmato. E’ l’anno del centenario e Colantuono vuole onorarlo. Il tecnico ha ottenuto finora una struttura più idonea per gli allenamenti (il Mary Rosy aspetta la Salernitana al ritorno dal ritiro), ed ora aspetta che la squadra prenda una fisionomia più definita e precisa. Mancano diversi tasselli, alcuni decisivi per poter capire quanto si vorrà alzare l’asticella. Per i tifosi è Colantuono l’interlocutore e la garanzia e per il tecnico è una sorta di investitura ancora più importante. Ora non resta che onorarla, contando sull’aiuto della società.
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