Chissà se Alfred Gomis crede al destino, che, a volte, si diverte a disegnare parabole imprevedibili ma che arrivano puntualmente a destinazione. Il “puma”, come è soprannominato il neo portiere granata, è arrivato da pochi giorni a Salerno, ma ha già conquistato il posto da titolare e debutterà, domani, contro lo Spezia, la squadra contro cui ha fatto il suo esordio assoluto in serie B nel settembre 2013. Gomis fu schierato da Drago tra i pali del Crotone e il giovanotto cresciuto nel Toro rispose alla grande, compiendo parate decisive che sancirono la vittoria dei pitagorici per uno a zero. Gomis disse più volte no ai tentativi degli spezzini, chiudendo la sua prova d’esordio con voti altissimi ed una sola macchia: un cartellino giallo. Davvero poca roba rispetto a tutto il resto. Gomis divenne titolare inamovibile in quel Crotone che raggiunse i playoff, giocando un ottimo calcio. Del resto, in quella squadra c’erano talenti puri come il viola Bernardeschi ed il laziale Cataldi, oltre a quel Dezi che è stato l’ultimo a violare la porta granata nel girone di andata dell’attuale torneo cadetto. Quel giorno, a difendere i pali, c’era Terracciano, che ha subito gol nelle ultime nove gare disputate e che domani andrà in panchina. Anche per lui lo Spezia sembra essere la squadra del destino, visto che la sua prima volta in granata risale al settembre 2015, all’Arechi, avversari i liguri che si imposero per due a zero. Ora tocca a Gomis, reduce da un’esperienza poco esaltante a Bologna dove era il terzo portiere ed ha giocato solo in Coppa Italia. Contro chi? Il Verona di Pecchia, cui i felsinei rifilarono un poker. La sorte vuole che la prossima trasferta dei granata sia proprio contro i gialloblù scaligeri. Per Gomis sembra davvero un altro appuntamento con il destino. Il portiere di proprietà del Torino in granata punta a ritrovare continuità di impiego e spera di chiudere la propria porta. Speranza condivisa anche dai tifosi granata che nell’era Lotito- Mezzaroma si sono sentiti realmente in buone mani, è il caso di dire, solo nei diciotto mesi in cui la porta granata è stata difesa da Gori. Per il resto, tanti numeri dodici, ma mai un vero numero uno. Da Gori a Gomis, anche stavolta la staffetta tra i pali avviene nel mercato di riparazione. L’auspicio è che, come accaduto per il portiere tarantino, anche stavolta le cose cambino.
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