SALERNITANA: LA SALVEZZA TRA AUTOGOL E DISERZIONE

Da una parte i numeri. Mai come stavolta terribilmente… freddi. Dall’altro il termometro del “calore” di una piazza la cui colonnina sprofonda sempre più in basso fino a toccare a zone siderali. Da un lato il dato del campo che condanna la Salernitana all’ennesimo ruolo di anonimato per il quarto anno di fila in serie cadetta. Dall’altro il tentativo goffo da parte del club granata di provare a stuzzicare la passione della gente attraverso un incentivo per i più piccoli che – tra l’altro – è una legge dello stato e non certo un’iniziativa societaria presa d’emblée. Il riferimento è al decreto Legge del 2007, convertito poi in legge che prevede il rilascio di biglietti omaggio agli under 14 negli stadi italiani. La Salernitana si è adeguata con parecchio ritardo, ironia della sorte o per uno strano scherzo del destino, proprio in vista della diserzione annunciata dagli ultras in occasione della prossima sfida casalinga con il Venezia all’Arechi in programma il 30 marzo prossimo dopo la sosta. Due giorni or sono, il club granata attraverso il proprio sito internet ha comunicato che “in occasione di tutte le gare casalinghe dell’attuale stagione agonistica saranno riservati tagliandi omaggio per gli under 14 nel settore Distinti, fino ad esaurimento dei posti dedicati”. E pensare che la legge dello stato – sempre quella di 12 anni or sono – prevede il rilascio di biglietti nominativi gratuiti agli under 14 per un numero di manifestazioni sportive non inferiore al cinquanta per cento di quelle organizzate nel corso dell’anno. Con appena quattro partite casalinghe ancora da disputare, la tempistica della Salernitana suona quantomeno come un autogol per non dire altro. C’è di più. Il club granata fino a oggi ha fatto pagare agli under 14 un prezzo ridotto nei distinti ed è probabile – auspicabile quantomeno – che oltre ad adeguarsi in quest’appendice della stagione dovrà poi immaginare di compensare il pregresso, magari alzando la percentuale di eventi casalinghi della prossima stagione dal 50 al 60-70%. Staremo a vedere.

Intanto bisognerà blindare almeno la categoria. Un’impresa ampiamente alla portata della squadra che, a dire il vero, a inizio campionato – la stagione del centenario lo ricordiamo – aveva ben altri obiettivi. Per ipotecare la B servono atri sei-sette punti. Il passo falso di Livorno ha fatto sì che la proiezione teorica della quota salvezza si alzasse: proprio i labronici, infatti, allo stato attuale sono la prima compagine salva, con 30 punti in 27 gare disputate (media di 1,11 a partita). Numeri alla mano, in un calcolo fatto su 36 giornate, servono almeno 40 punti per dirsi sicuri della permanenza in categoria. Con sei-sette punti, insomma, la Salernitana potrà ritenersi al sicuro. Il calendario, sulla carta, è abbordabile: Venezia, Cittadella, Carpi e Cosenza all’Arechi, con le trasferte a La Spezia, Brescia, Foggia e Pescara. Otto gare per mettere insieme quel gruzzolo di punti che servirebbe per mandare agli archivi l’ennesimo campionato di anonimato.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta