Una Salernitana bella a metà, ma con tanto carattere ed anche un po’ sfortunata dice addio alla Coppa Italia. Rigori fatali ai granata, sempre avanti nel punteggio ma meno freddi del Carpi nei tiri dagli undici metri a cui si è giunti dopo 120′ intensi e piacevoli, con sei gol e tante emozioni. Al Cabassi è stato un antipasto di serie B, da prendere con le molle per tanti motivi: la condizione fisica, i meccanismi di gioco, il mercato aperto sono tutti fattori che vanno tenuti in considerazione e, pertanto, ogni giudizio non potrebbe che essere sommario. Bollini rinuncia per precauzione a Sprocati e lancia Zito nella formazione di partenza in cui c’è anche Minala che bagna con il gol del vantaggio granata il suo ritorno in campo. Schema da calcio d’angolo e gol dell’ex Bari che si fa trovare pronto alla deviazione sul secondo palo. Il lavoro sui calci piazzati paga, visto che anche contro l’Alessandria la Salernitana aveva sbloccato il punteggio su calcio d’angolo con Bocalon. La squadra di Bollini tiene bene il campo, concede qualcosa ai padroni di casa ma fa male nelle ripartenze e con Zito raddoppia. L’ex irpino si fa trovare pronto sull’assist di Rosina e fa esultare i quasi novanta tifosi al seguito. Adamonis si mette in luce per qualche buon intervento che blinda il doppio vantaggio. Nella ripresa il Carpi ci prova, ma i granata reggono anche se cedono un po’ di campo dopo l’uscita di Ricci che fa spazio ad Odjer. Il Carpi dimezza lo svantaggio su rigore che l’arbitro concede per un intervento di Bernardini che reclama la propria innocenza. Malcore trasforma e riapre la gara. Poco dopo i padroni di casa pareggiano. La difesa granata è ferma sul piazzato dalla trequarti che spiove in area e trova la deviazione vincente di Concas. Colpita, ma non affondata: la Salernitana tira fuori il carattere e prova a rispondere, ma la zampata di Rosina si stampa sul palo e così i supplementari diventano inevitabili. In apertura Bocalon realizza un gol che è un misto di tecnica ed opportunismo. Il centravanti recupera un pallone vagante, prende la mira e piazza la sfera a fil di palo. Finita? Macchè. Il Carpi preme e trova il nuovo pareggio con Nzola che supera Adamonis, bravo nel finale di gara ad evitare il clamoroso ribaltone. Dal dischetto Rosina e Bocalon sbagliano ed il Carpi fa festa. Saranno gli emiliani a sfidare il Torino.
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1 commento su “SALERNITANA: LUCI ED OMBRE IN COPPA, ORA IL CAMPIONATO”
vincenzo iovane
(Agosto 14, 2017 - 6:28 pm)4-3-3 da suicidio con Vitale in versione esterna bravo più come ala .A che serve fare 3 gol per subirne altrettanti? Stessi difetti dello scorso campionato con centrocampo forte ma senza regista e attacco privo di Coda che coadiuvava anche la difesa.Forza sempre granata
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