SALERNITANA, NELLA CALZA… NIENTE

Non c’è di che meravigliarsi, anzi è la regola. Nessun regalo nella calza della befana per la Salernitana: Bollini costretto ad aspettare, la tifoseria pure. Un copione che si ripete ogni anno con la squadra che arriva all’appuntamento con il mercato di riparazione con l’acqua alla gola, la necessità di dover puntellare in maniera importante l’organico e la dirigenza a frenare, ad aspettare, a traccheggiare dopo aver rassicurato un po’ tutti circa la volontà di ben operare. La solita musica… Ogni cosa resta congelata ad un summit societario che si terrà la settimana prossima a Roma. Lotito ha convocato il socio e cognato Marco Mezzaroma ed il diesse Fabiani nel suo quartier generale di Villa San Sebastiano per fare il punto della situazione sul mercato in entrata e in uscita della Salernitana. La squadra andrà comunque puntellata. Per prima cosa dovrà farsi chiarezza sul destino di Coda e Dommarumma, corteggiatissimi sul mercato. Per loro c’è la fila ma la salernitana sembra intenzionata a tener duro anche per non dare l’immagine di un club in smobilitazione. Poi, una volta fatta chiarezza sul futuro dei due attaccanti, sarà necessario fare chiarezza sui reali obiettivi del club. La situazione di classifica lo impone. Si punterà a registrare la squadra solo per puntare alla salvezza? O si proverà, invece, in considerazione dell’assoluta mediocrità del campionato a puntare ad obiettivi di mercato più importanti e prestigiosi per provare, perchè no, a recitare un ruolo da vera protagonista nella seconda parte della stagione? La qualità dei giocatori che arriveranno e soprattutto la tempistica con la quale si provvederà a rinforzare l’organico aiuteranno a chiarire le idee.

Autore dell'articolo: Marcello Festa

1 commento su “SALERNITANA, NELLA CALZA… NIENTE

    alfonso

    (Gennaio 7, 2017 - 8:28 pm)

    che ti puoi aspettare da questa societa’ incompetente arrogante e vergognosa,ma soprattutto con una squadra di falliti schiappe e mercenari,continuano a darci umliazioni,ma noi siamo superiori e li schifiamo

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