C’era un tempo in cui per niente al mondo ci si sarebbe persi la prima gara stagionale all’Arechi, occasione per salutare la squadra e vedere all’opera i nuovi acquisti, specie quelli che avrebbero dovuto far sognare. I poco più di 2000 spettatori che ieri si sono registrati per la gara con la Reggina sono il segno di un cambiamento che va oltre le considerazioni di opportunità (ad esempio che domenica ci sarà la gara di Coppa e che, magari, acquistare due biglietti a distanza di pochi giorni può risultare economicamente impegnativo di questi tempi). Un Arechi così poco gremito nella sera della prima stagionale dei granata è una cartolina che i patron granata dovrebbero incorniciare e tenere bene in vista nei loro salotti romani. Del resto, essersi presentati all’appuntamento con un organico ancora incompleto a causa di tutti i fattori imponderabili e non che ben si conoscono non è certo un bel biglietto da visita. L’Arechi è rimasto tiepido, nel numero delle presenze e non solo. E forse è addirittura un bene perchè, visti i recenti accadimenti ed il tanto sbandierato interesse mostrato da Claudio Lotito per il Bari, ieri sera ci si sarebbe potuto attendere anche un certo rumoreggiare. Per adesso, visto che il mercato è ancora aperto e, forse, anche perchè né i patron né il direttore sportivo erano allo stadio, la gente granata ha preferito sostenere la squadra nella speranza che quanto prima arrivino buone nuove. Magari, già domenica la proprietà sarà fisicamente presente e, al di là di questo, di sicuro in questi giorni sarà quanto mai attiva per completare la squadra di Colantuono che, intanto, continua a restare in silenzio. A memoria, ma ci si può sbagliare, per carità, non era mai accaduto che un allenatore non aprisse bocca durante il periodo del ritiro. Colantuono ha parlato in pubblico la sera del 19 giugno, sulla spiaggia di Santa Teresa, ha salutato i tifosi nel pomeriggio del primo allenamento al Volpe e poi nulla più. Sarebbe interessante conoscere il pensiero del tecnico sulla squadra, sulle prime uscite stagionali e così via. Insomma, cose normali. Magari, sarà per la gara di Coppa ed chissà se per quella data Colantuono avrà pure firmato il prolungamento del contratto. Forse, il tecnico si accontenterebbe di qualche rinforzo. Per Jallow si aspetta il buon esito del complesso iter burocratico, per Djuric ora il Bristol fa muro e chissà che Ceravolo e Galabinov non si rivelino più alla portata, magari con uno sforzo per coprire il loro ingaggio, più robusto di quello del bosniaco rispetto al quale, però, entrambi garantiscono più gol. Dalla Lazio arriverà Anderson, poi sarà il turno di Touba. In mediana Colantuono aspetta Konè che dovrebbe sciogliere le riserve a breve. Emmanuello e Verna le alternative all’ivoriano. Almeno si spera. Per rimpolpare difesa e centrocampo si pensa anche a Migliorini e Di Tacchio dell’Avellino che, però, sta preparando ricorso al Tar per restare in B.
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