SALERNITANA, VITTORIA PESANTE

La Salernitana torna a vincere all’Arechi dopo due mesi di digiuno. Se contro il Foggia la vittoria era arrivata in extremis, contro la Cremonese, invece, la squadra di Gregucci ha dovuto soffrire ed attendere meno per poter finalmente esultare. Confermati Calaiò in attacco e Minala a centrocampo, il trainer granata ha inserito Pucino in difesa dirottando Mantovani sul centro- sinistra in luogo di Gigliotti e proponendo Djavan nel ruolo a lui più congeniale di esterno destro, con Andrè Anderson nei panni di trequartista. Primo tempo senza grossi acuti. Cremonese quasi inoffensiva e tutta dedita al contenimento con il solo Strizzolo in avanti accompagnato da Piccolo ed una difesa a tre che spesso e volentieri diventava a cinque. Poco fluida nel giro palla, la Salernitana ci ha messo un po’ per capire che l’avversario che aveva dinanzi fosse ampiamente alla portata anche per le tare mentali che si trascina dietro da tempo. Insomma, la pressione e la paura di perdere erano fardelli che la Cremonese doveva sopportare e che si sono rivelati troppo pesanti. La Salernitana ha preso confidenza con la partita poco per volta, ma è cresciuta alla distanza e, dopo aver fatto le prove generali nel primo tempo con un sinistro di Calaiò che ha solo sfiorato il palo, ha trovato concretezza nella ripresa. Appena Andrè Anderson s’è acceso ed ha trovato la posizione giusta in campo, la gara è scivolata inesorabilmente dalla parte della squadra granata che ha cominciato a ribaltare il gioco più velocemente trovando anche qualche sgroppata di qualità da parte di Djavan Anderson. Il primo squillo è arrivato sull’asse Andrè Anderson- Jallow, bravo a scattare col tempo giusto sul filo del fuorigioco e farsi trovare pronto a raccogliere la verticalizzazione del giovane ex Santos, ma non altrettanto a vanificare l’uscita a testa bassa di Agazzi, titolare per la prima volta in stagione al pari del difensore Del Fabbro, offerto l’estate scorsa anche alla Salernitana in tandem con Radunovic, out per infortunio da tempo. Poco dopo l’ora di gioco la squadra di casa trovava il vantaggio con la sua specialità, ossia i calci piazzati. Sugli sviluppi di un corner Minala si faceva trovare pronto alla deviazione vincente sul secondo palo, bissando il gol segnato lo scorso anno ai grigiorossi nel match dello Zini, l’ultimo, fino a ieri, con la maglia della Salernitana per il centrocampista del Camerun, apparso in crescita sul piano fisico dopo le precedenti prove opache. Già duramente colpita, la Cremonese veniva definitivamente stesa dall’infortunio di Strizzolo che la privava dell’unica punta di ruolo e dal raddoppio di Jallow poco prima del settantesimo minuto. Lancio preciso dalle retrovie di Migliorini, aggancio di destro e conclusione precisa di sinistro da parte del gambiano, al quarto gol stagionale, il secondo in casa dopo quello dello scorso settembre al Verona. Partita praticamente chiusa per i granata che chiudevano senza grossi affanni, raccogliendo tre punti pesantissimi per restare aggrappati al treno playoff in attesa della gara di domenica a Perugia.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto