A SALERNO NASCE SINISTRA ITALIANA

Abbiamo tenuto un bell’incontro ieri sera a Spazio Donna in preparazione del prossimo congresso di Sinistra Italiana. Abbiamo visto la partecipazione di compagni ed amici, con i quali da tempo non avevamo colloquio né confronto costruttivo. Tra gli altri, mi ha fatto veramente piacere la presenza attiva dell’intera “squadra” dirigente della CGIL provinciale.

Si è aperta una discussione su temi importanti.

Le azioni utili a ridurre la disoccupazione, in particolare giovanile. Gli interventi finalizzati alla riconversione ecologica del tessuto urbano, delle produzioni industriali ed agricole. L’uso razionale dei Fondi Europei ed in generale delle Risorse Pubbliche.

Bisogna però rendere sempre più chiari priorità ed obiettivi della nostra nuova formazione politica. Al nostro interno si è aperto il confronto congressuale sulle alleanze: c’è chi è più favorevole ad un’intesa con un PD rinnovato e senza “Renzi”, e chi è certo che ormai il PD ha perso ogni identità di “sinistra” e bisogna costruire l’alternativa.

In Campania ed a Salerno non abbiamo scelta: non è possibile alcuna intesa con il sistema di potere rappresentato dall’attuale Partito Democratico (oggi Campania Libera)!

Quali sono le prospettive di crescita della nostra formazione politica?

Prima di tutto dobbiamo partire dagli errori fatti. Dovremmo fare profonda autocritica. Sinistra Ecologia e Libertà si è sciolta, ormai da un anno, non solo a causa dell’avvio del processo di formazione di Sinistra Italiana. S.E.L. è finita perché aveva esaurito ogni “spinta”, ogni “appeal”. Si era ridotta a colloquio improduttivo tra residui gruppi dirigenti, che avevano un rapporto stanco, non incisivo con i cittadini.

L’esperienza invece positiva, che abbiamo provato alle scorse amministrative a Salerno, credo possa essere un piccolo, modesto esempio di come si dovrebbe agire e riorganizzarsi.

Abbiamo riunito sotto il simbolo “Salerno di Tutti” l’intera Sinistra ed i suoi frammenti, spesso litigiosi. Abbiamo aggregato e coinvolto movimenti ed associazioni, impegnati ed attivi in città. Abbiamo scritto ed approvato tutti insieme un programma innovativo, esposto e pubblicizzato in ogni quartiere. Abbiamo ottenuto un risultato insperato, combattendo a “mani nude”, contro la coalizione del PD, paragonabile ad una armata corazzata, per il controllo “militare” che ha dell’elettorato.

Oggi ci sono le condizioni per andare avanti e crescere. Scoppiano le contraddizioni, gli sbagli della “maggioranza” al governo della città!

L’esperienza positiva si sta allargando con la costruzione della “rete degli amministratori” di sinistra sull’intero territorio provinciale.

Come si lega questo racconto alla costruzione di Sinistra Italiana?

Se riusciamo ad aprirci “all’esterno”, se riusciamo ad evitare “lotte intestine”, se riusciamo a selezionare gruppi dirigenti che non siano espressione di meticolose spartizioni interne, se riusciamo a far contare, ognuno di noi rispetto al tempo, all’impegno che vuole dedicare al nuovo Partito, Sinistra Italiana potrà crescere ed aggregare forze ed energie nuove.

Dobbiamo “ristrutturarci” attraverso un processo aperto, democratico, soprattutto inclusivo.

Ci sono le premesse per costruire un partito“serio”, che potrà incidere sicuramente nelle politiche locali e nazionali.

Autore dell'articolo: Marcello Festa