SALERNO: IL PIANO PARCHEGGI NON DECOLLA

Allarme sicurezza ma non solo. Atavico e mai risolto problema del centro di Salerno è anche quello relativo alla carenza, per non dire assenza, di parcheggi. Il problema, ovvio, emerge in tutta la sua drammaticità in occasione dell’evento Luci d’Artista, in particolare negli affollatissimi week end, ma non è che in altri momenti dell’anno le cose vadano assai meglio. Nel progetto originario del comune di Salerno sono previsti tre, importanti, aree di sosta, sotto piazza della Libertà, sotto piazza Cavour e di fronte al palazzo delle poste. Tre aeree di parcheggio, tutte interrate che, andate a regime, avrebbero risolto in maniera definitiva il problema. Da una parte le idee, i progetti, anzi, i bandii già assegnati, dall’altra la realtà ben diversa. Perchè il megaparcheggio di Piazza della Libertà non verrà alla luce prima di 14 mesi nella speranza che i lavori proseguano spediti e senza intoppi soprattutto di carattere giudiziario, quelli di via Roma – anche questi già assegnati – dovrebbero partire a breve dopo le solite, immancabile noie burocratiche. Discorso diverso, ancora, per Piazza Cavour il cui progetto ha percorso un autentico calvario giudiziario tra autorizzazioni prima concesse e poi negate, ricorsi, controricorsi e aggiustamenti e quando sembrava che tutto stesse per aggiustarsi ecco scoppiare l’ennesima grana, imprevista e imprevedibile: il blocco ai lavori intimato dal comune di salerno all’impresa aggiudicataria del bando rea di avere carichi pendenti di natura tributaria. Il Tar, cui si erano rivolti i costruttori, ha accolto il ricorso presentato contro questa decisione dell’amministrazione presa dopo che il settore Appalti e contratti aveva riscontrato una serie di criticità relativamente ai carichi pendenti di natura tributaria dei vincitori dell’appalto. Ma intanto, dal comune di Salerno, nonostante il parere favorevole dei giudici amministrativi ancora non si è dato il via libera ai lavori. Quindi, per il momento, l’Ati guidata dalla ditta Andreozzi non potrà procedere con l’inizio dell’intervento. Adesso bisognerà vedere se il Comune intenderà attendere l’esito del giudizio pendente dinanzi alla commissione tributaria prima di fare ricorso al Consiglio di Stato o se deciderà di procedere alla stipula della convenzione, intanto sospesa, e dare comunque lo start ufficiale ai lavori.

Autore dell'articolo: Marcello Festa