SALERNO RICORDA REGINA SENATORE

Oggi e domani dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 21.00, l’Associazione Culturale Altre Parole, rappresentata da Rocco Vertuccio e Anna Nisivoccia, presenterà alla cittadinanza tutta il “Centro Studi Regina Senatore Nisivoccia”. 
Il Centro Studi, sito in Via Posidonia, 111 a Salerno, è dedicato alla memoria di Regina Senatore, apprezzatissima attrice italiana nata a Salerno nel 1940. Regina Senatore nel 1964, all’età di 24 anni,
 fondò, insieme al marito Alessandro Nisivoccia, che allora ne aveva 31, il Teatro Popolare Salernitano a Via Pio XI.


Nel 1971 si trasferirono nel centro storico della città, in quel Vico Guaiferio 32, dove per 40 anni ha trovato sede il Sipario, poi Teatro SanGenesio.


In tutti quegli anni il Teatro SanGenesio è stato un punto di riferimento importante per chi desiderava alimentare la propria passione artistica. Non solo. Spesso chi frequentava il Teatro trovava un luogo di ritrovo, dove poter anche solo chiacchierare. 


Regina Senatore e Alessandro Nisivoccia hanno raccontato con la loro vita teatrale un impegno culturale, civico e sociale, fuori dal comune. 


L’Associazione Altre Parole, ha pertanto, tra i suoi primi obiettivi, la tutela, la conservazione e la conseguente fruizione pubblica di ciò che Regina Senatore e Alessandro Nisivoccia conservano e ci hanno lasciato. Infatti, il Centro Studi ospiterà nei suoi spazi una sala dedicata alla Memoria, la cui inaugurazione, è prevista per il 16 dicembre 2017.

L’Associazione intende organizzare diverse attività, alcune delle quali partiranno dal 13 novembre: Acting english, Riciclo creativo, Postural energetic exercise, Riciclo sonoro, Percussioni a sorriso, Canto per tutti, Chitarra per tutti, Je joue en français, Let’s play in english, Dizione, Giochiamo con il teatro. L’obiettivo principale di tutte le attività è di creare, durante gli incontri, una relazione tra i partecipanti tali da favorire “l’apprendimento felice”, una relazione capace di trasformare l’ansia da prestazione nell’opportunità di riconoscere se stessi e gli altri. Il Centro Studi vuole valorizzare la capacità innata delle persone di stare insieme e crescere collettivamente attraverso l’arte con le sue molteplici forme di espressione, in un luogo “altro” nel quale canalizzare ansie e preoccupazioni e trasformarle in una rinnovata energia per essere un po’ più liberi.

Autore dell'articolo: Marcello Festa