IL NUOVO TECNICO CON IL 4-4-2 NEL DNA

Stefano Colantuono è seguace del 4-4-2 sebbene nel corso degli anni ha dimostrato di adattarsi agli uomini che aveva a disposizione. L’anno scorso a Bari ha giocato con il tridente; in passato spesso ha adottato il 3-5-2 e non disdegna l’impiego del trequartista. Ecco perché, col suo approdo in granata, potrebbe clamorosamente rientrare in gioco la figura di Rosina da seconda punta in un 4-4-1-1. A chi lo definisce sergente di ferro, Colantuono si è sempre ironicamente schernito definendosi “un sergente di latta”. Ironicamente s’è più volte descritto così. Colantuono ha un palmares di tutto rispetto per la B e non solo. Ha vinto due campionati in serie cadetta con l’Atalanta nel 2006 e nel 2011, guidando gli orobici anche in massima serie con ottimi piazzamenti, tra cui la salvezza del 2013 partendo dal -6 in classifica. Per altre due volte è stato ad un passo dal vincere il campionato di B, conquistando la finale playoff alla guida di Perugia nel 2005 e del Torino nel 2010. L’anno scorso è subentrato a Roberto Stellone sulla panchina del Bari, terminando la stagione al dodicesimo posto e fallendo l’obiettivo post season complici anche una caterva di infortuni che avevano decimato al rosa dei galletti proprio nel momento topico del torneo cadetto. In precedenza ha allenato anche Palermo e Udinese in Serie A (con altrettanti esoneri sul groppone), Catania in B e – agli esordi – la Sambenedettese in C1. Non è nuovo al discorso multiproprietà: fu Gaucci, all’epoca proprietario di Samb, Catania e Perugia, a fargli guidare tutte e tre le compagini tra il 2002 e il 2005. Considerando anche Pozzo e Zamparini, Colantuono è abituato a lavorare con personalità importanti a capo dei club calcistici.

Da avversario s’è scontrato parecchie volte con la Salernitana: doppia vittoria ottenuta nella stagione 2003/04, quand’era al Catania in Serie B sia all’andata a Salerno (1-2) che al ritorno in Sicilia (2-0). Anche nella stagione successiva Colantuono espugnò l’Arechi, guidando il Perugia (0-2): un risultato che contribuì all’esonero di Ammazzalorso dalla panchina campana. Al ritorno però la Salernitana si vendicò, violando il Curi con rete di Bombardini. Stesso trend anche nel campionato di B 2009/10: il suo Toro vinse agevolmente a Salerno con un perentorio 0-3 ma poi cadde – clamorosamente – in Piemonte con l’inaspettato exploit del cavalluccio (2-3, protagonisti Dionisi con una doppietta e Kyriazis). Lo scorso anno, da tecnico del Bari, Colantuono ha vinto 2-0 in Puglia e pareggiato 0-0 all’Arechi. Da calciatore ha incrociato i granata nel lontano campionato di Serie C 83/84 (due pareggi a reti bianche quando vestiva i colori della Ternana) e nella Serie B 90/91 con la casacca dell’Ascoli, restando tuttavia in panchina sia all’andata (0-0) che al ritorno (2-1 per i campani).

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta